La Uil PA Vigili del Fuoco ritiene necessaria la proclamazione dello stato di agitazione per le motivazioni in
controversia di seguito descritte:
1. Ad oggi risulta disattesa la richiesta della Uil PA Vigili del Fuoco di ricevere copia dello studio elaborato dall’Amministrazione riguardo l’armonizzazione delle retribuzioni ed il trattamento previdenziale del personale del Corpo Nazionale a quello delle Forze di Polizia, che ha rappresentato elemento per la predisposizione di atti normativi e che non è mai stato ufficialmente consegnato, precludendo dunque ai rappresentanti dei lavoratori ogni possibilità di intervento su materie che formano oggetto di partecipazione sindacale come quello delle retribuzioni.
2. Sembrerebbe che l’Ufficio Legislativo abbia espresso parere negativo rispetto alla proposta emendativa che consentirebbe di utilizzare lo strumento negoziale e dunque la più ampia partecipazione sindacale ai fini della definizione di un accordo sul Fondo per la valorizzazione del Corpo Nazionale, evidenziando così l’interesse ad emarginare e sminuire il ruolo del sindacato.
3. L’operato in precedenza evidenziato risulta un evidente ostacolo rispetto alla necessità di accelerare la modifica dell’articolo 1 comma 133 della legge di bilancio stante l’interesse concreto e diretto a riconoscere ai Vigili del Fuoco gli emolumenti relativi al Fondo per la valorizzazione prima di procedere al rinnovo dei contratti, al fine di prevenire ogni forma di penalizzazione ai danni del personale.
4. La Uil PA Vigili del Fuoco ha ufficialmente chiesto una sospensiva dell’art. 6 comma 3 punto 2 del D.Lgs 127/2018 in materia di mobilità del personale e rispetto al periodo minimo di permanenza nella sede di prima assegnazione, almeno fino alla definizione di una necessaria revisione normativa. L’Amministrazione non è stata in grado di fornire riscontro alcuno rispetto alle azioni che intende attuare per ovviare alle penalizzazioni del personale anziano che derivano dall’applicazione della norma.
Per tali ragioni la Uil PA Vigili del Fuoco proclama lo stato di agitazione, preannunciando lo sciopero nazionale di categoria, richiedendo dunque la formale attivazione entro 4 giorni, a far data dalla presente, comunicazione della preventiva procedura di conciliazione di cui alle vigenti disposizioni di legge ed accordi sottoscritti tra le parti.
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