CONFERMATA LA NON FIRMA DELL’ IPOTESI DI ACCORDO SE NON
VIENE CAMBIATO L’IMPIANTO PRECEDENTE.
Roma 22 MAGGIO 2024. L’Amministrazione, rappresentata dal Capo Dipartimento, Capo del Corpo,
Direttore centrale per la programmazione e per gli affari economici e finanziari, e loro Staff, in
apertura di riunione ha rappresentato i contenuti dell’ipotesi di accordo ed avviato il giro di tavolo
con le OO.SS.
In premessa abbiamo rammentato e sottolineato che la nostra O.S. non avendo sottoscritto il FA 2020
ed essendo l’ipotesi trasmessa quasi uguale alla precedente, avrebbe dato seguito ad osservazioni di
merito sull’impianto proposto, facendo notare che ancora una volta, al fine di non entrare nella
conflittualità di distogliere risorse da una parte per destinarle ad altre, sarebbe stato ragionevole
presentare al tavolo le proposte di destinazione e solo successivamente distribuire le economie di
gestione, costringendo ancora una volta le OO.SS. a mettere in apparente contrapposizione figure di
responsabilità dell’organizzazione del CNVVF.
Abbiamo quindi rappresentato che per la prima volta è stato proposto al tavolo un lavoro che contiene
due articoli che interessano economie aventi natura diversa, l’art. 1 un risparmio di gestione, l’art. 2
risorse ad utilizzo fisso e ricorrente; sul punto l’Amministrazione ha comunicato che tale operazione
è stata raccomandata dagli organi di controllo delle procedure in parola.
Per tale motivo, ma anche per il fatto che teoricamente si poteva condividere uno dei due articoli
proposti, ma con questa modalità viene costretta la parte sindacale nel caso di dissenso ad uno dei due
articoli, a rifiutare l’intera ipotesi di accordo, abbiamo richiesto di presentare due accordi separati.
L’amministrazione pur mostrando disponibilità all’operazione, così come parte delle OO.SS., non ha
inteso procedere alla richiesta in quanto due OO.SS. detenendo la maggioranza del tavolo si sono
mostrate contrarie.
Tale operazione richiesta è stata da noi motivata anche dal fatto che l’origine delle risorse fisse e
ricorrenti, il c.4 dell’art. 20 del DL 76/2020, investendo tutto il personale ND ND del CNVVF,
richiederebbe una analisi più approfondita nella destinazione di queste risorse ma anche di altre (Legge
di Bilancio 2024 art. 1 c. 347, per istituti accessori del personale operativo), pur condividendo la nostra
OS, avendo sottoscritto il recente CCNL 2019_2021 che richiama tale principio, l’idea di destinarle
prevalentemente agli istituti delle indennità notturne, festive e super festive. Di fatto, non essendo al
momento comunque completamente impegnate nella proposta dell’amministrazione, si lascerà
spazio a future destinazioni dei residui.
L’occasione è stata comunque propizia per rammentare al tavolo come la norma di armonizzazione
sopra citata, si era già mostrata del tutto insufficiente con lo stanziamento di soli 165 milioni totali,
mostrando altresì tutti i limiti di una pura equiparazione alle FF.PP. attraverso la soppressione,
celata dall’assorbimento, della maggiorazione dell’indennità di rischio che il personale aveva ed ora
non ha più, in evidente contrasto con il principio di valorizzazione della specificità del CNVVF.
Pertanto, la discussione sul FA diventa sempre importante proprio per evitare che tutto il personale
venga nuovamente danneggiato da operazioni contabili nella gestione dei risparmi e delle risorse fisse
e ricorrenti.
Abbiamo quindi continuato a proporre come in passato, di trovare altre figure di responsabilità a cui
destinare i risparmi di gestione, citando ad esempio nell’ambito operativo il capo autorimessa, il capo
distaccamento, le figure di responsabilità operativa delle attività specializzate, l’incentivo ai formatori
del CNVVF delle strutture centrali e periferiche; in ambito amministrativo il responsabile finanziario in
quanto risulterebbe che in molti uffici territoriali, tale funzione viene svolta da un ILGE per carenza
cronica dei direttivi, come abbiamo richiesto di inserire il responsabile RSPP dei comandi per lo stesso
motivo, funzione spesso ricoperta da un Ispettore Antincendi.
In merito sempre all’art. 1, abbiamo sottolineato come andrebbe effettuata una analisi più approfondita
delle risorse assegnate ai vari incrementi, tenendo in debita considerazione la particolare funzione di
responsabilità di un capo partenza, inserito appositamente nell’art. 12 del CCNL 2019_2021, e gli
incrementi del compenso di produttività del personale a servizio giornaliero, invitando ad aumentare
le risorse da destinare a tutto il personale ND ND, al momento ammontanti a circa 40 milioni
dei 46 milioni disponibili.
Infine, per evitare nuovamente errate interpretazione da parte degli uffici contabili periferici e centrali,
abbiamo chiesto di chiarire il più possibile già in fase di ipotesi di accordo, come individuare le
figure destinatarie delle risorse, citando gli errori commessi per il FA 2020, che hanno interessato in
particolare la figura del capo turno di sala operativa, (in questo caso la norma non consentirebbe di
assegnarle a vigili coordinatori, al contrario del capo partenza) e dell’autista.
Saremo convocati probabilmente per il giorno 27 maggio per continuare il confronto, in attesa della
trasmissione di eventuali modifiche all’ipotesi di accordo.
Abbiamo terminato il nostro intervento con una considerazione in tema di risorse economiche da
rendere disponibili per il CNVVF: tutto il personale si chiede come vengono gestite le risorse legate
alle carenze di organico, da un veloce calcolo circa 160-170 milioni di euro a fronte di circa 4000
unità carenti, soprattutto quando il personale è ancora in attesa di ricevere lo straordinario per
emergenza COVID nonostante gli stanziamenti avvenuti, ma anche che fine hanno fatto le risorse
derivanti dai cosiddetti fondi aeroportuali, atteso che ci sono recenti sentenze di cui sarebbe
opportuno conoscerne gli effetti, ai fini della possibile disponibilità per il per il personale del CNVVF.
Sulle due questioni sollevate il silenzio dell’Amministrazione, se non un accenno a responsabilità in capo
ad organi superiori che gestiscono le economie dello Stato.
Non sarà certo il nostro sindacato a rimanere in silenzio, annunciando sulla questione delle
risorse economiche una mobilitazione di piazza.
IL SEGRETARIO GENERALE
(PINTI)