Cosenza
La carenza d’organico dei CS/CR oramai è diventata una piaga che può essere definita una vera “emergenza” che affligge tutti i Comandi provinciali d’Italia. La situazione in cui attualmente versa il Comando di Cosenza nello specifico è a dir poco “grave” se si guarda l’insufficienza del numero dei graduati CS/CR e del personale operativo in generale.
L’attuale pianta organica valida è quella emanata con Decreto del Capo del Corpo in data 03/12/2019, dove dall’allegato 1, che costituisce parte integrante dello stesso, si evince che la
dotazione organica del Comando di Cosenza nel ruolo dei CS/CR è pari a n° 101 unità, che rimane solo un numero indicativo in quanto mai portato a regime.
Attualmente in pianta organica ne risultano solamente 84, quindi meno 17 unità. Con questi numeri sembrerebbe una carenza limitata, ma la realtà è ben diversa: agli attuali 84 occorre togliere 10 unità con art. 134 (non idoneo o parzialmente idoneo al servizio) e 3 unità a servizio giornaliero, per cui ne rimangono 71. Numero che ancora diminuisce di 4 unità a causa di personale che risulta assente per lunghi periodi di malattia per particolari stati di salute e/o infortuni sul lavoro, a cui va aggiunta 1 unità inviata in missione per 60 gg ad un comando del nord. Ne rimangono dunque 66, di cui fanno parte 4 Istruttori Professionali che sono convocati molto spesso dalla DCFORM per i corsi d’ingresso dei nuovi VF, ed altre 2 unità che nel giro di pochi mesi andranno in pensione, come si evince la coperta si accorcia sempre di più.
Questo numero è molto lontano dalla normalità e di conseguenza non garantisce una piena efficienza del dispositivo di soccorso, a prova di questo si rende noto che in più occasioni il Comando
è dovuto ricorrere alla chiusura del distaccamento di Rende, al declassamento a punto di vigilanza della sede di S. Giovanni in Fiore, oltre che alla riduzione a 5/6 unità operative del distaccamento di Rossano che ricordiamo è di categoria SD4 (a tale proposito evidenziamo che il comprensorio “Corigliano – Rossano” conta circa 75.000 abitanti e pertanto sarebbe opportuno valutare il passaggio a categoria SD5).
Il Comando di Cosenza si differenzia molto da altre realtà del nord in cui si lamenta una sempre maggiore carenza di CS/CR, sia per il numero di sedi distaccate, sia per la distanza chilometrica in cui sono ubicate che varia dai 60/70 Km ai 90/100 Km dalla sede centrale. Ricordiamo, infatti, che la provincia di Cosenza ha un territorio di 6709 km², è la più estesa provincia calabrese, la seconda del sud e la quinta in Italia. Con i suoi 673.163 abitanti è inoltre la provincia della Calabria più popolosa ed è attraversata da varie arterie stradali purtroppo ben note per fatti di cronaca nera ( S.S. 106 – S.S. 107– S.S. 18 – A2 SA/RC ecc. ).
A nostro avviso, una delle cause fondamentali di questa situazione è la non correttaprogrammazione per tempo da parte dell’Amministrazione dei concorsi a capo squadra, difatti ancora vanno colmate le carenze verificatesi al 01-01-2022 e quelle al 01-01-2023. Riteniamo, inoltre, che l’attuale norma sul “turnover” per sostituire il personale che va in pensione, viste le numerose problematiche che comunque provocano un depauperamento dei numeri operativi, é inadeguata in quanto non si potrà mai arrivare a regime seguendo questa linea e a tal proposito
chiediamo di migliorare e rendere più celere le assunzioni e i passaggi di qualifica.
Alla luce di quanto sopra esposto, riteniamo molto esiguo il budget di ore assegnate alla Direzione Regionale Calabria (1500 ore da suddividere tra 5 Comandi Provinciali), per il ricorso allo
“straordinario” al fine di fronteggiare tali carenze di organico: per gli operatori del Soccorso la situazione è divenuta ormai insostenibile in particolare per quelli del Comando di Cosenza.
Per quanto evidenziato ed a tutela dei lavoratori rappresentati, riteniamo opportuno che vengano intrapresi i dovuti provvedimenti.