sul tema mobilità, durante i vari incontri con l’Amministrazione, abbiamo proposto soluzioni serie e concrete, a breve, medio e lungo termine, apprezzate non solo dai Vigili del Fuoco ma anche dalla stessa Amministrazione, che ha più volte manifestato l’intenzione di applicarle.
• Anticipare i posti che si renderanno disponibili con i passaggi di qualifica e con i pensionamenti;
• Modificare i criteri dei trasferimenti per esigenze di servizio (art. 42) per compensare i posti occupati dall’incolpevole personale parzialmente idoneo (in attesa di una modifica ordinamentale che valorizzi questi colleghi collocandoli all’interno di un ruolo ad essi dedicato);
• Velocizzare il sistema delle assunzioni (è impensabile recuperare il turn over non prima che siano trascorsi almeno 18 mesi);
• Potenziare le dotazioni organiche del Corpo Nazionale, sia per il personale operativo che per quello amministrativo;
• Modificare i criteri di mobilità del 2013 per non penalizzare il personale anziano;
Tutto questo solo per fare un esempio.
Purtroppo, però, capita di non concentrarsi tanto sulle soluzioni quanto invece sulla simpatia o antipatia nei confronti di chi quelle soluzioni le ha proposte.
Accade così che sterili campanilismi prendano il sopravvento rispetto a quello che dovrebbe essere l’interesse comune del personale che non può subire penalizzazioni.
La UIL PA VVF, con la nota di venerdì u.s., non ha esitato un solo attimo a ricordarlo allo stesso Ministro che deve occuparsi non solo di questi problemi ma anche, ad esempio:
• della ripartizione dei fondi già stanziati per l’armonizzazione delle indennità del personale specialista e per le retribuzioni di tutto il personale;
• dell’individuazione delle posizioni organizzative del personale Direttivo;
• della tanto attesa distribuzione degli arretrati del Contratto 2019/2021;
• delle modifiche al D.lgs 127/2018, per una reale progressione delle carriere.
Ci auguriamo pertanto che le tante proposte dalla UILPA VF fatte ai tavoli possano concretizzarsi quanto prima.