ORDINAMENTO. UIL PA VVF, SINDACATO PROTAGONISTA E NON SPETTATORE

La UIL PA VVF lo ha più volte richiesto a gran voce “E’ necessario un correttivo al riordino, stanziando le opportune risorse, che risolva i problemi creati dalla riforma dell’ordinamento”, finalmente si parte. E’ il momento di rimboccarsi le maniche e lavorare, come sempre fatto dalla UIL PA VVF, nell’interesse esclusivo dei Vigili del Fuoco. Segue resoconto di riunione.

La UIL PA Vigili del Fuoco lo ha sostenuto con forza, sin dal primo giorno, è necessario un correttivo al riordino, con lo stanziamento di opportune risorse, per sanare un ordinamento che ha portato situazioni di difficoltà applicative e di forte penalizzazione per i Vigili del Fuoco, oltre ad una compressione delle carriere che sta impedendo alla maggior parte del personale, una meritata progressione di carriera.

In apertura del nostro intervento, abbiamo quindi voluto ribadire il ruolo strategico del sindacato, che non può essere mero spettatore, ma protagonista di scelte che riguardano il futuro di tutti noi, per questa ragione abbiamo voluto che si stabilisse, sin da subito, un metodo di lavoro, partendo dall’istituzione di un tavolo permanente tra Amministrazione e rappresentanti dei lavoratori. Proposta immediatamente condivisa dal Sottosegretario e dal Capo Dipartimento.

Il punto di partenza per un riordino degno del valore e delle aspettative dei Vigili del Fuoco sono le carriere, che devono svilupparsi in maniera tale da soddisfare le esigenze del personale, partendo da una norma di prima applicazione che possa poi condurre ad una riforma che dia una spinta propulsiva verso l’alto alle carriere. In tal senso non possono essere trascurati nemmeno aspetti legati all’inquadramento economico, oggi non rispondente al titolo di studio posseduto, si pensi solo a titolo d’esempio ai ruoli di rappresentanza.

Uno degli ordigni micidiali innescati dalla riforma dell’ordinamento, è rappresentato dal blocco della mobilità, che ha determinato l’inaccettabile paradosso che consente al personale meno anziano di occupare i posti a cui invece ha diritto quello più anziano.

Abbiamo ribadito inoltre come non si possa continuare a procedere nell’incertezza delle deroghe alla durata dei corsi di formazione, che non consente al personale una scelta pienamente consapevole. Occorre stabilire una durata del corso che sappia contemperare le esigenze formative con quella che è la necessità di colmare nel più breve tempo le carenze nei vari ruoli. Particolare attenzione è stata posta al personale non più idoneo al servizio operativo, che oggi non trova una idonea collocazione e che si trova comunque a gravare sulle dotazioni organiche dei comandi. Una riforma in tal senso consentirebbe anche il recupero del personale transitato nel ruolo degli ex SATI.

Altra nota dolente, quella degli autisti, che devono essere economicamente incentivati, ma occorre che nei concorsi vengano previsti un numero di posti riservati per gli autisti, in maniera tale che possano sviluppare la loro carriera in base al titolo richiesto. Alla stessa stregua abbiamo chiesto il pieno riconoscimento della specializzazione per i TLC, così come anche per i cinofili o per tutti quei settori di elevata specialità del Corpo. In conclusione, abbiamo chiesto che venga dato maggiore impulso ai nautici ed ai sommozzatori, in particolare per questi ultimi non è più rinviabile una revisione della circolare n.8 che genera problemi e che risulta ormai superata.

Abbiamo apprezzato la volontà di dare un nuovo impulso alla professionalizzazione del Corpo espressa dal Sottosegretario e dal Capo Dipartimento che ci ha comunicato che nei prossimi giorni decreterà l’avvio del tavolo permanente. I presupposti ci sono tutti, adesso è il momento di rimboccarsi le maniche e lavorare, come sempre fatto dalla UIL PA VVF, nell’interesse esclusivo dei Vigili del Fuoco.

Resoconto riunione riforme ordinamentali