UIL PA VVF. GREEN PASS METTE A RISCHIO IL SOCCORSO. SAREMMO IN GRADO DI INTERVENIRE IN CONTESTO EMERGENZIALE?

08 ottobre 2021. Resoconto riunione Green pass.

L’incapacità di essere credibili, ha evidentemente influenzato in maniera negativa la campagna vaccinale, correre ai ripari mediante l’imposizione fa storcere il naso a tutti, soprattutto quando è in gioco il diritto al lavoro. Per quanto riguarda i Vigili del Fuoco, il rischio di un disastro è dietro l’angolo.

Bene ha fatto dunque il Capo Dipartimento Prefetto Laura Lega, a ritenere utile l’incontro odierno con i rappresentanti dei lavoratori, con l’intenzione di condividere posizioni ed assumere osservazioni utili per meglio comprendere quelle problematiche logistiche ed operative, che potrebbero subire un ulteriore peggioramento proprio a partire dal prossimo 15 ottobre.

Nonostante sia particolarmente difficile muoversi nell’ambito del rigido confine tracciato da una stringente normativa, la UIL PA VVF è stata in grado di suggerire un percorso, che ha come punto di partenza la specificità dei Vigili del Fuoco. Riconosciuta dalla legge, per le finalità di tutela e salvaguardia della pubblica e privata incolumità a cui siamo deputati, non va assolutamente annullata o ignorata, commettendo l’errore di paragonare il Corpo Nazionale al resto del pubblico impiego.

Il rischio tutt’altro che remoto, evidenziato dalla UIL PA VVF nel corso della riunione, è che in una situazione di forte criticità del dispositivo di soccorso ordinario, aggravata dalle assenze di personale non munito di green pass, non si riesca nemmeno ad intervenire in contesti emergenziali o calamità naturali.

Per questa ragione, abbiamo chiesto di essere messi a conoscenza delle percentuali di personale non vaccinato, anche allo scopo di avere un quadro generale meglio definito dell’entità di eventuali assenze forzate e delle ricadute organizzative sul soccorso.

In conclusione, pur consapevoli delle posizioni espresse dall’Amministrazione, abbiamo chiesto di trovare utili soluzioni volte a non far ricadere sui lavoratori il costo di tamponi che andrebbe ad incidere su salari già alquanto precari.  A tal fine, abbiamo suggerito di avviare convenzioni con ASL e Croce Rossa territoriali affinché queste possano rilasciare certificazione verdi anche sui tamponi già disponibili in molte sedi di servizio, ma destinati attualmente ad un semplice screening nel luogo di lavoro, di reperire specifici fondi e di attivare l’opera congiunta e diretta tra le Asl ed i medici competenti interni ai vari comandi.

L’amministrazione seppur in attesa delle linee guida Funzione pubblica in previsione dell’entrata in vigore della legge 127/2021 dal 15 ottobre ha predisposto le linee di indirizzo che ne scaturiranno e che saranno tempestivamente comunicate.

RESOCONTO RIUNIONE GREEN PASS