“Un contratto che dovrebbe rimediare alle ingiustizie derivate da una ripartizione dei 165 milioni del Fondo per la valorizzazione, imposta unilateralmente e che, ad esempio, ha soppresso la maggiorazione dell’indennità di rischio, non può a sua volta tradursi in uno strumento altrettanto penalizzante, con un 4,26% che alla fine non premia la specificità dei Vigili del Fuoco, aumentando il divario con le retribuzioni degli altri Corpi dello Stato”, questo quanto la UIL PA VVF ha voluto in premessa rappresentare ai Ministri Brunetta e Lamorgese.
Salario, diritti, tutele, previdenza, “Tempo tuta”, sei scatti previdenziali, in sintesi quanto rappresentato nella nostra piattaforma contrattuale, è il punto di partenza per la valorizzazione della professionalità del Corpo Nazionale, destinando almeno il 90% delle risorse agli istituti retributivi fissi e continuativi.
Abbiamo apprezzato l’impegno di entrambi i Ministri, su nostra richiesta, nel reperire le ulteriori risorse, ma si rende necessario acquisire lo schema analitico con gli incrementi economici di tutti gli istituti retributivi, di quelli accessori sui quali si vuole intervenire per la ripartizione dei 14 milioni.
Nelle riunioni tecniche già programmate per domani, entreremo nel dettaglio delle nostre rivendicazioni, compresa la necessità di inserire nella base di calcolo gli incrementi retributivi del Fondo per la valorizzazione.