La convenzione stipulata fra la Regione Abruzzo e la direzione regionale dei vigili del fuoco per la lotta agli incendi boschivi non basta a prevenire. È l’allarme lanciato dalla Uil Pa vigili del fuoco, che lamenta in primis il “grave e ingiustificabile ritardo dell’avvio”, fissato dal 12 luglio al 15 settembre.
Inoltre, il sindacato contesta “la ingiustificata e pericolosa riduzione del 30% del budget rispetto al 2020, riduzione che eleva il rischio concreto e reale per il territorio abruzzese, in particolare le province di Chieti e dell’Aquila, prevalentemente a estensione collinosa e montuosa”.
Per la Uil Pa, prevedere una sola squadra di antincendio boschivo per provincia è insufficiente e l’aggiunta di una seconda squadra per le due province più a rischio per un periodo di 10-15 giorni ad agosto non risolve il problema.
“Forse – incalza il sindacato – la Regione non ha voluto tenere conto della carenza di organico in cui versano i quattro comandi provinciali, per cui se le condizioni climatiche di forte calura dovessero persistere, il rischio è di non poter intervenire nel soccorso tecnico urgente o negli incendi boschivi e molto elevato. Con tutto l’apprezzamento per il volontariato, che pure concorre allo spegnimento degli incendi di bosco – prosegue – va ricordato che la responsabilità, dopo lo scioglimento del corpo forestale, è stata demandata per legge al corpo nazionale dei vigili del fuoco”.
La Uil denuncia che dal 1° luglio gli incendi di bosco e sottobosco sono aumentati, al punto che domenica (4 luglio), i vigili del fuoco di Chieti sono dovuti intervenire per soccorso tecnico ai colleghi di Pescara, già impegnati su vari fronti.
Per questo, il sindacato si appella al presidente della Regione Marco Marsilio “per rivedere e migliorare urgentemente la convenzione”.