Al Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco e del S.P.D.C.
Prefetto Dott. Renato Franceschelli
Al Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Ing. Carlo Dall’Oppio
Al Direttore Centrale per l’Emergenza S.T.A.B.
Ing. Marco Ghimenti
E p.c. Al Capo Ufficio di Staff – Ufficio III Relazioni Sindacali
Viceprefetto Dott.ssa Renata Castrucci
Oggetto: Criticità sistema “Bottone Rosso”.
Egregi,
la nota vicenda giudiziaria che ha visto coinvolto il personale VF, intervenuto a vario titolo nell’intervento di soccorso per il salvataggio di un ragazzo 14enne rimasto incastrato sotto un ponte del fiume Entella nel Comune di Chiavari, impone la necessità di una approfondita analisi delle procedure di emergenza e dei relativi aspetti decisionali, anche in ragione della maggior frequenza di tali episodi, segno tangibile dell’esistenza di criticità del sistema di gestione del soccorso.
Tali approfondimenti si presentano come assolutamente necessari a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori del CNVVF di tutti i livelli, di tutte le qualifiche e specialità, a cominciare da coloro che lavorano all’interno delle sale operative, sino al personale che interviene sugli scenari emergenziali.
In questo senso, è necessario approfondire e tenere in debito conto le risultanze delle esercitazioni per posti di comando che periodicamente vengono svolte a livello centrale e periferico, comunicate da diverse strutture del Corpo, in particolare per ciò che concerne la funzionalità degli applicativi informatici in uso alle sale operative. Emerge, infatti, una serie di criticità in riferimento alle primissime attivazioni delle squadre operative dipendenti dal programma in uso “SO 115” e “bottone rosso”.
In particolare, ci è stato segnalato che non vi è corrispondenza tra quanto segnalato dai suddetti applicativi e le reali forze in campo, effettivamente utilizzabili, sia a livello di squadre, sia a livello di automezzi di soccorso. Tale problematica, che riguarda anche la gestione delle componenti specialistiche e specializzate del Corpo ed i relativi automezzi e strumenti di soccorso, impatta fortemente con l’efficacia ed efficienza del dispositivo generale di soccorso e, molto spesso, viene superata inviando sui luoghi delle emergenze tutti i mezzi e personale a disposizione. In sostanza si rileva una discrasia tra il dispositivo di soccorso evidenziato dai software informatici e quello realmente messo in campo.
Altro aspetto che si vuole evidenziare riguarda la necessità di maggior tutela del personale VF che viene coinvolto in indagini penali da parte della Magistratura o che si vede destinatario di richieste di risarcimento del danno, o che è soggetto ad indagini amministrative e giudizi da parte della Corte dei Conti in riferimento alle attività istituzionali del Corpo.
I recenti miglioramenti relativi alla tutela legale previsti dall’art. 19 D.P.R. 120/2022 e dall’art 15 D.P.R. 121/2022, concordati nella tornata contrattuale 2019/2021, che si vanno ad aggiungere alla disciplina dei rimborsi di cui all’articolo 18 del decreto-legge 25 marzo 1997, n. 67, convertito con legge 23 maggio 1997, n. 1, appaiono ancora di per sé insufficienti se non adeguatamente supportati a livello di organizzazione amministrativa.
A tal proposito si ritiene necessaria ed improcrastinabile la costituzione di Uffici o Servizi dedicati presso tutte le strutture del Corpo che siano in grado di fornire immediato supporto al personale che ne ha bisogno, anche al fine di far sentire la vicinanza dell’Amministrazione che non può far mancare il suo sostegno. Allo stesso tempo, si ritiene indispensabile che l’Amministrazione provveda a far conoscere gli strumenti di tutela sopracitati, attraverso una circolare riassuntiva specifica di immediata comprensione, oltre a prevedere incontri divulgativi con il personale dove rispondere ad eventuali richieste di chiarimento.
Infine, nonostante i solleciti inviati e il riscontro parziale fornito dall’Amministrazione, risulta a tutt’oggi che il procedimento della procedura di gara per la tutela legale ancora non sia stato concluso. Tale ritardo, oltre a provocare rischi di copertura per i lavoratori, risulta assolutamente inaccettabile e pertanto si chiede la sua immediata conclusione e la diramazione della relativa circolare esplicativa, ivi compresa la garanzia per la RC verso terzi.
Distinti saluti.
Il Segretario Generale
(PINTI)