Al Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco e del S.P.D.C.
Prefetto Dott. Renato Franceschelli
Al Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Ing. Carlo Dall’Oppio
e.p.c. Al Direttore Centrale per la Formazione
Ing. Domenico De Bartolomeo
Al Capo Ufficio di Staff – Ufficio III Relazioni Sindacali
Viceprefetto Dott.ssa Renata Castrucci
Oggetto: Criticità Formazione del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco-Richiesta incontro.
Egregi,
il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco provvede alla preparazione del proprio personale attraverso molteplici
strutture al fine di assicurare il soccorso anche nelle condizioni più difficili e nella massima sicurezza.
Il suddetto condivisibile assunto, peraltro desumibile a chiare note dal sito ufficiale del Dipartimento, è
sufficiente a evidenziare quanto lo strumento della formazione sia dirimente, in termini prioritari e indifferibili, a
garantire la massima efficienza del dispositivo di soccorso, unitamente alla sicurezza del personale.
Gli irrinunciabili concetti sin qui rappresentati trovano puntuale conferma nel Piano Integrato di Attività e
Organizzazione dove, l’estensore del documento, ovvero il Ministero dell’interno, dedica ben cinque capitoli al
tema della formazione del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
E’ altresì noto come i Vertici del Dipartimento abbiano frequentemente rimarcato l’importanza della
formazione, definendola il “primo DPI” dei lavoratori e come, tale importante tema, sia espressamente disciplinato
ai sensi dell’Art. 37 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, con particolare riguardo a quanto previsto dal
comma 6.
Riteniamo opportuno segnalare, inoltre, come la formazione e i corsi di aggiornamento professionale
costituiscano per i dipendenti una grande opportunità di crescita professionale, anche ai fini della progressione in
carriera.
Tutto ciò premesso, ancorché totalmente condivisibile nei principi e nelle enunciazioni teoriche, è tuttavia in
contrasto con quanto ci viene segnalato dal personale e dalle nostre strutture sindacali rispetto all’attività
formativa svolta, sia presso le strutture centrali che presso i Poli didattici e Centri di formazione periferici.
Nello specifico, rispetto all’erogazione della formazione, ci sono rappresentate criticità riguardo a elementi di
uniformità e omogeneità, carenze di personale formatore, mancato utilizzo di poli didattici con disponibilità di vitto
alloggio del CNVVF a fronte di utilizzo di strutture esterne a pagamento; così come ci viene segnalata una
insufficiente valorizzazione di quel capitale umano che sono i formatori, relativamente alla corresponsione degli
emolumenti accessori degli stessi. A parere della scrivente, infine, occorrerebbe approfondire e semplificare la strategia formativa e la
conseguente programmazione didattica, contemperandola a principi che siano il più possibile rispondenti ai
mutevoli scenari emergenziali.
Atteso quanto sopra rappresentato, s’invitano le SS.LL. a promuovere uno specifico incontro con le OO.SS.
del Comparto, allo scopo di approfondire il tema di cui all’oggetto.
Distinti saluti.
Il Segretario Generale
(PINTI)