Esposizione ai Pfas dei Vigili del fuoco, presenza di queste sostanze sui DPI e Schiumogeni ?

La cosa rilevante di questo articolo e che, anche altre organizzazioni sindacali abbiano compreso l’importanza della tutela della salute dei vigili del fuoco, visto che, NOI in solitudine  da anni ci battiamo e denunciamo tutte le criticità ad essa relative.  

Cosa sono i PFAS?

Chiamate anche sostanze perfluoro alchiliche, i PFAS sono dei composti chimici che contengono legami tra carbonio e fluoro. I risultati di questa combinazione sono notevoli: i PFAS, infatti, rendono le superfici impermeabili ad acqua e grassi, resistenti al calore e ad altre sostanze chimiche. Hanno inoltre proprietà tensioattive che permettono di asportare lo sporco e inibire lo sviluppo dei germi.

Grazie a queste caratteristiche, le sostanze perfluoroalchiliche iniziano ad essere utilizzate e in tutto il mondo a partire dagli anni Quaranta e Cinquanta nella produzione di oggetti di uso comune come carta da forno, padelle antiaderenti, indumenti per l’outdoor resistenti alle intemperie, schiume antincendio, cosmetici e molto altro.

A causa delle loro proprietà chimiche, però, i PFAS sono definiti “forever chemicals”: cioè estremamente resistenti e poco degradabili, per cui se dispersi nell’ambiente (o peggio, se introdotti nel corpo umano) si conservano a lungo con esiti potenzialmente pericolosi.

Attenzionati i dispositivi di protezione individuale in uso anche al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, nonché la composizione chimica degli schiumogeni usati nel corso degli interventi

https://irpimedia.irpi.eu/pfas-vigili-del-fuoco/