Pensioni. Vigili del Fuoco condannati a diventare pensionati poveri di domani. Non più rinviabile approvazione DL 161.
Nel luglio 2020, in audizione alla I Commissione Affari Costituzionali del Senato siamo stati i primi e gli unici a denunciare come il sistema dei coefficienti di trasformazione fosse inadeguato e penalizzante per i Vigili del Fuoco. pensioni
A causa dei peculiari requisiti di efficienza operativa richiesti, infatti, sono stabilite età di pensionamento inferiori rispetto a quelle previste per i restanti lavoratori. L’attuale sistema di calcolo basato sul coefficiente di trasformazione (che, moltiplicato al montante contributivo individuale, determina il trattamento pensionistico) non tiene conto dell’impossibilità di innalzare i requisiti anagrafici per la pensione di vecchiaia, impedendo così ai Vigili del Fuoco di raggiungere sia i coefficienti di trasformazione più favorevoli (anche restando in servizio fino al massimo dell’età prevista dall’ ordinamento) sia il 60% di tasso di sostituzione dell’ultimo stipendio.
“Un’opera di sensibilizzazione la nostra, che ha prodotto gli effetti auspicati” il commento di Domenico La Barbera Segretario Generale UIL PA Vigili del Fuoco “il Senatore Gasparri ha infatti presentato un progetto di legge per superare questa inaccettabile ingiustizia, prevedendo coefficienti di trasformazione più favorevoli correlati alla specificità del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco. Ora” prosegue La Barbera “è necessaria una convergenza trasversale della politica perché c’è in gioco il futuro dei Vigili del Fuoco!”