INTERVENTI IN FAVORE DEL PERSONALE TECNICO LOGISTICO GESTIONALE E INFORMATICO DEL CNVVF

INTERVENTI

interventi

Il carattere dinamico del Corpo Nazionale ed i correlati profili di efficienza ed efficacia dipendono, in generale, essenzialmente dalle persone che lo compongono, ovvero da quella necessaria visione strategica che consenta alle risorse umane di svelare la propria forza propulsiva; in tal senso va letta l’insoddisfazione e la delusione del personale Tecnico Logistico Gestionale e Informatico, condivise e supportate da questa Organizzazione.

L’atavica carenza degli organici ed il consistente aggravio dei carichi di lavoro che ne è derivato, oltre a causare inevitabili rallentamenti delle attività amministrative delle strutture territoriali e centrali del Corpo, con ripercussioni oltre che nei confronti dell’utenza esterna anche per il personale operativo, suscita motivate preoccupazioni per i livelli di stress dei lavoratori, soprattutto di quelli che in numerose realtà, sono chiamati a svolgere mansioni superiori rispetto al ruolo d’inquadramento, senza alcun effettivo riconoscimento.

In tale contesto a poco è servita l’esiguità delle unità assunte attraverso le recenti procedure concorsuali che, al contrario, ha fortemente demotivato il personale a causa non solo dell’impossibilità di avviare procedure di mobilità, con tempi di permanenza fuori dalla sede di residenza eccessivamente lunghi, in alcuni casi addirittura superiori ai 15 anni, ma anche per l’impossibilità di procedere alla tanto attesa riqualificazione che il personale attende, meritevolmente, da numerosi anni ormai; si pensi a mero titolo d’esempio, il transito nel ruolo dei Direttori Speciali per i laureati triennali e magistrali non attinenti e i diplomati con 20 anni di servizio nel Corpo ed il transito nel ruolo dei Direttori logistico gestionali ed informatici con la qualifica di Vice Direttore Logistico Gestionale o Vice Direttore Logistico Informatico per i laureati magistrali, compresa laurea equipollente a quella giuridica, con 20 anni di servizio nel Corpo, il tutto con l’annullamento della disposizione “ad esaurimento” del ruolo dei Direttivi Speciali.

È altresì necessaria una parificazione dei titoli di studio di accesso per le omologhe qualifiche. Più in generale è il caso di sottolineare come sia necessario, per tutti i lavoratori, non solo il riconoscimento di un’adeguata retribuzione monetaria che può trovare le sue basi nel contesto di una riforma ordinamentale, ma anche di sufficienti soddisfazioni immateriali, quali ad esempio la posizione previdenziale che consenta la disponibilità futura di una idonea pensione o gli sviluppi di carriera riducendo ad esempio il numero degli anni per il passaggio nella stessa area (a legislazione vigente sono necessari 22 anni per il passaggio da operatore ad assistente).

La scrivente ritiene non più procrastinabili interventi urgenti finalizzati alla soluzione delle criticità appena rappresentate.