Mobilità. Per la UIL PA VVF il personale anziano non può essere penalizzato vedendosi preclusa la possibilità di rientrare a casa!
Nel corso della riunione abbiamo ribadito quanto già chiesto nella nota del 13 luglio, sostenendo che quello della mobilità è un problema che va affrontato nella sua complessità, con interventi normativi adeguati, altrimenti ogni provvedimento adottato sarà soltanto un palliativo.
Lo abbiamo affermato sin da subito, gli organici teorici devono coincidere con gli organici reali, perché questo accada occorre però revisionare il sistema delle assunzioni, è impensabile dare risposte in termini di mobilità – ma non solo – se il recupero turn over avviene dopo oltre un anno.
A conferma di quanto da noi sostenuto, è intervenuto il Capo Dipartimento Laura Lega, che ha evidenziato come a fronte di un organico teorico di circa 39.500, le presenze effettive siano di poco superiori a 35.500 unità, sostenendo, in perfetta sintonia con la UIL PA VVF, che le assunzioni dei Vigili del Fuoco non possono seguire le stesse regole del resto del pubblico impiego, perché si tratta di soccorso tecnico urgente. Ha dunque reso noto il suo impegno finalizzato ad ottenere un provvedimento assunzionale derogatorio per via legislativa, evidenziando il consistente impegno economico necessario, che si sarebbe dovuto spalmare nel tempo e che, riportando testualmente una sua provocazione, “se questi temi fossero stati affrontati nei dieci anni precedenti, non staremmo qui a piangere in greco”. Sulla stessa linea l’intervento del Capo del Corpo il quale ha evidenziato come ogni anno si “perdano” 700/800 unità, recuperati non prima di due anni, con una ulteriore carenza media di 1.600 unità.
Abbiamo evidenziato come il personale parzialmente idoneo non può essere considerato nelle piante organiche, perché oltre alle difficoltà nel dispositivo di soccorso, ciò riduce inevitabilmente i posti disponibili in mobilità. Si tratta di personale che non solo va tutelato e valorizzato per l’esperienza professionale acquisita, ma che dimostra quanto da noi sostenuto, ovvero che quello dei Vigili del Fuoco è un lavoro altamente usurante, a dimostrazione di ciò i dati del Capo del Corpo, ben 841 unità parzialmente idonee, un dato a dir poco allarmante. Se, come chiesto dalla UIL PA VVF, questo personale, attraverso una riforma ordinamentale, non fosse considerato in organico, secondo i dati forniti dall’Amministrazione, alcuni comandi che oggi hanno fatto zero posti, ne avrebbero avuti ben 41 disponibili per la mobilità.
La UIL PA VVF ha da tempo lanciato la campagna #PreparasialFuturoOggi, ponendo l’attenzione sul tema dei cambiamenti climatici che richiedono un forte investimento nel Corpo, anche in termini di dotazioni organiche, il Capo Dipartimento ha confermato che questa condizione richiede un potenziamento iniziale di almeno 2.000 unità, “sfondando” finalmente il tetto dei 40.000, cosa che indubbiamente darebbe maggiore respiro anche in termini di risposta alle legittime esigenze di mobilità del personale.
Si tratta comunque di soluzioni che vanno perseguite, ma che sono a lungo termine, la UIL PA VVF ha voluto fornire risposte immediate al personale, pertanto abbiamo chiesto di inserire nei numeri di mobilità sia i pensionamenti che le carenze che si verranno a creare a seguito dei concorsi interni aumentando così la disponibilità dei posti da assegnare in mobilità, l’Amministrazione si è dunque impegnata ad una mobilità straordinaria tra settembre ed ottobre, di almeno 700 posti, che tenga conto di questi numeri, come da noi auspicato oltre che a soddisfare la nostra richiesta di apertura di un tavolo sulle leggi speciali, ci auguriamo però che iniziative di parte sindacale non facciano slittare l’adozione di questi provvedimenti generando ritardi che penalizzerebbero il personale.