Ancora una giornata drammatica per il personale soccorritore del Comando di Roma, ormai allo stremo per gli impegni quotidiani che arrivano dalle incessanti emergenze incendio di tutta la provincia, dagli impegni richiesti per la campagna boschiva, da tutti gli altri impegni istituzionali.
Non è lo strumento dello straordinario la soluzione al problema dell’organico del personale, ed è ormai evidente agli occhi di un qualsiasi profano del soccorso.
Occorre un organico realmente adeguato alla città metropolitana, circa 1200 vigili e 600 qualificati operativi sulla carta sono insufficienti: l’attuale decreto ministeriale che lo regolamenta è diventato inadeguato ed anacronistico.
Negli ultimi tre anni, nei concorsi per la qualifica di capo squadra solo trenta posti disponibili per il Comando di Roma, solo 24 unità di potenziamento nella qualifica di vigili nell’ultimo incremento di organico di questi giorni, sono ulteriori elementi che fanno emergere chiaramente come i palazzi istituzionali sottovalutano le esigenze dei cittadini di Roma e della tutela della
sicurezza del vigile del fuoco di Roma.
Per fronteggiare le emergenze incendi che si stanno susseguendo, servono atti concreti, immediati decreti urgenti per aumentare il numero dei vigili del fuoco di Roma, oltre che delle autobotti e delle autoscale, per la sostituzione dei mezzi vetusti, – il 50% del parco automezzi sono fermi nelle officine, altro clamoroso problema vecchio di 20 anni da risolvere – , pertanto non è più il tempo delle parole e delle denunce o dei riconoscimenti per il lavoro svolto dai pompieri di Roma, ma va superata la burocrazia che ingessa l’unico corpo tecnico dello Stato.
Servono i fatti!! Prefetti e tecnici degli uffici centrali e territoriali del CNVVF, Sindaci della provincia, autorità regionali e provinciali si facciano carico di mettere in campo una sinergia con interventi mirati ed efficaci, adeguati all’emergenza incendi di Roma.