Come già rappresentato nei giorni scorsi in occasione dell’incendio di Malagrotta, ci troviamo di nuovo a constatare la grave situazione in cui si trova da parecchio tempo il Comando Provinciale VVF di Roma. Nella giornata di ieri sul territorio della provincia si sono sviluppati diversi incendi che hanno messo a dura prova le operazioni di spegnimento del personale operativo, non riuscendo a far fronte a tutte le richieste di intervento pervenute, si è dovuti ricorrere ancora a rinforzi provenienti dalle Regioni vicine oltre che raddoppiare il turno di servizio al personale a 24H. Il dato inequivocabile è che basta un intervento straordinario che richiede un impegno maggiore, per mettere in crisi il dispositivo di soccorso ordinario del Comando. Questa situazione stà portando al limite delle forze il poco personale a disposizione che con la campagna boschiva alle porte sarà lo stesso impegnato nelle attività in convenzione. Apprendiamo con soddisfazione i ringraziamenti pubblici pervenuti dal Ministro per il lavoro di ieri, ma crediamo che sia arrivato il momento, come già più volte rappresentato, di attuare un INTERVENTO STRAORDINARIO risolutivo, a cominciare da un anticipo di mobilità in ingresso che ancora deve vedere però iniziare una ricognizione ufficiale, gravemente in ritardo. In termini di organici, mezzi e DPI è un Comando in difficoltà, DPI che già per sua natura non coprono il rischio sulla salute nella sua interezza. Diventa sempre più improcrastinabile e la sollecitiamo ancora una volta, una reale ricerca di incidenza dello stress fisico sul vigile del fuoco per individuare seriamente protezioni in sede di prevenzione e non solo durante l’intervento. Ci auguriamo che l’ennesimo segnale che arriva dalle cronache serva ad avviare quella seria analisi che il vigile del fuoco si merita.