PROTESTA UIL PA VVF PUGLIA – RASSEGNA STAMPA

https://bari.repubblica.it/cronaca/2022/06/21/news/puglia_i_vigili_del_fuoco_continuano_la_protesta_manca_personale_cosi_i_tempi_dintervento_si_dilatano_e_in_estate_e_an-354855409/

I vigili del fuoco pugliesi continuano lo stato d’agitazione. In estate gli interventi inevitabilmente aumentano ma il personale scarseggia: la carenza nei comandi riguarda personale amministrativo e funzionari (50 per cento in meno) e anche quello operativo, cioè gli uomini che compongono le squadre: sono circa il 30 per cento in meno. E inevitabilmente il tempo di risposta negli interventi aumenta. “Riusciamo a garantire il soccorso grazie allo spirito di abnegazione degli uomini, ma così non possiamo continuare”, dicono.

L’appello è rivolto al ministero dell’Interno. Le sigle sindacali Fns Cisl, Conapo, UilPa, Fp Cgil, Confsal e Usb hanno promosso una manifestazione in piazza della Libertà nella mattinata del 21 giugno – parcheggiandoci anche uno dei loro camion – e hanno incontrato la prefetta Antonella Bellomo. I sindacati avevano aperto la vertenza già il 23 aprile, per chiedere proprio di colmare le attuali carenze numeriche.

“La carenza d’organico, ma anche di mezzi, ci ha portato all’esasperazione – Giuseppe Santoro, segretario UilPa Puglia – è iniziata la campagna boschiva regionale, aumentano gli interventi ma essendo poco il personale, lo stesso fa sia il servizio quotidiano sia quello straordinario. Facendo i salti mortali riusciamo a garantire il soccorso ma molte volte le squadre sono impegnate in altri interventi e si è meno rapidi nell’andare da un luogo all’altro, abbiamo bisogno di nuovo personale urgentemente”.

Secondo i dati forniti dalla Cisl, la Puglia ha 29 sedi dei vigili del fuoco, in pratica una ogni 670 chilometri quadrati, e una dotazione organica teorica di 2.280 persone. In Emilia Romagna (regione che ha un numero simile di abitanti), invece, ce n’è una ogni 522 chilometri. “E c’è disparità anche nel rapporto tra uomini a disposizione e interventi effettuati”. In Puglia, nel 2019, è stato di 25 mentre in Emilia è di 18. E il carico dunque è maggiore.

“Siamo anche in piazza per chiedere l’istituzione del polo didattico regionale – aggiunge Tobia Morelli, coordinatore funzione pubblica Cgil Vigili del Fuoco – Perché la Puglia è sede di scuola di formazione ma a oggi non è ancora decretato”. Secondo la denuncia dei sindacati, infatti, il personale formatore viene sottratto dal dispositivo di soccorso per essere impiegato nei corsi d’ingresso dei nuovi vigili per le diverse specializzazioni. “Anche su questo argomento abbiamo chiesto più volte al dipartimento il riconoscimento con decreto delle scuole di formazione pugliesi presenti nella direzione regionale e al comando di Brindisi. Così facendo ci sarebbe un incremento d’organico che ci consentirebbe di non incidere sul dispositivo di soccorso”.