Alla dott.ssa Luciana Lamorgese
Ministro dell'interno
All'on. Lorenzo Guerini
Ministro della difesa
Al sen. Stefano Patuanelli
Ministro delle politiche agricole
alimentari e forestali
Al prof. Roberto Cingolani
Ministro della transizione
ecologica
Al prof. Enrico Giovannini
Ministro delle infrastrutture
e della mobilita' sostenibili
All'on. Dario Franceschini
Ministro della cultura
All'on. Mariastella Gelmini
Ministro per gli affari
regionali e autonomie
All'on. Mara Carfagna
Ministro per il sud
e la coesione territoriale
Ai Presidenti delle regioni
e delle province autonome
e, p.c.
Al Presidente dell'Unione
delle province italiane
Al Presidente dell'Associazione
nazionale dei comuni italiani
Come noto, l'art. 1, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2005,
n. 90, convertito con modificazioni dalla legge 26 luglio 2005, n.
152, attribuisce allo scrivente il compito di individuare i tempi di
svolgimento delle attivita' antincendio boschivo nel periodo estivo
che, per la prossima stagione avranno inizio il 15 giugno e termine
il 30 settembre 2022.
In vista della stagione estiva 2022, per una piu' efficace azione
di contrasto agli incendi boschivi e in zone di interfaccia
urbano-rurale (c.d. «incendi di interfaccia»), nonche' ai rischi
conseguenti, ritengo doveroso condividere con le SS.LL. alcune
considerazioni che scaturiscono da quanto registrato in questi ultimi
anni, e in particolare dall'andamento della campagna antincendio
boschivo estiva 2021 e del recente periodo di attenzione invernale.
L'inverno passato, con prolungati periodi di siccita' associati a
giornate particolarmente ventose, e' stato, infatti, particolarmente
favorevole all'innesco e alla propagazione degli incendi boschivi.
Tale scenario ha impegnato fortemente le risorse regionali, in
termini di uomini e di mezzi, ripercuotendosi sull'impegno della
componente statuale che ha visto quasi triplicarsi le richieste di
concorso aereo della flotta antincendio boschivo di Stato nei primi
mesi dell'anno rispetto ai due anni precedenti. Gli stessi
dispositivi antincendio boschivi erano gia' stati messi a dura prova
nella passata campagna estiva, caratterizzata da fenomeni incendiari
che per estensione e intensita' hanno richiesto misure straordinarie
per essere fronteggiati.
L'andamento della campagna antincendio boschivo estiva 2021 ha
evidenziato come i sistemi di risposta degli incendi boschivi possano
essere messi in crisi dalla persistenza delle condizioni favorevoli
all'innesco e alla propagazione degli incendi boschivi e come, al
verificarsi di eventi di particolare rilevanza, si possano verificare
situazioni difficili da contenere che coinvolgono sempre piu' spesso
strutture e infrastrutture in aree boscate e rurali. Per la gestione
di questi eventi, uno straordinario dispiegamento operativo di uomini
e mezzi, aerei e terrestri, e' stato mobilitato per intervenire sui
numerosi incendi che hanno interessato il territorio italiano, in
particolare in Calabria, Sardegna e Sicilia; incendi che hanno
causato la perdita di vite umane, la morte e la dispersione di
animali selvatici e di allevamento, e un'ingente perdita di ettari di
vegetazione, incluse aree del patrimonio boschivo all'interno di
parchi naturali nazionali e regionali.
Quanto registrato la scorsa estate ha evidenziato l'esigenza di
un ulteriore rafforzamento dell'approccio integrato alla gestione del
rischio da incendi boschivi, coinvolgendo ancor di piu' la componente
statuale. Cio' e' avvenuto prima con la dichiarazione dello Stato
d'emergenza per la durata di sei mesi «in conseguenza
dell'eccezionale diffusione degli incendi boschivi che hanno
determinato uno straordinario impatto nei territori colpiti delle
Regioni Calabria, Molise, Sardegna e Sicilia a partire dall'ultima
decade del mese di luglio 2021» del 26 agosto 2021 e la conseguente
adozione dell'ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione
civile n. 789 del 1° settembre 2021; successivamente, con
l'emanazione del decreto-legge 8 settembre 2021, n. 120, convertito,
con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2021, n. 155, volto a
rafforzare le capacita' operative del Servizio nazionale della
protezione civile e ad attivare innovativi strumenti di coordinamento
e governance per una maggiore efficacia e integrazione delle misure
ordinariamente previste, favorendo le sinergie tra i concorsi
assicurati dalle amministrazioni e dai corpi dello Stato e le
attivita' svolte dalle regioni e province autonome e dagli enti
territoriali.
E' opportuno evidenziare che quanto riscontrato durante la
campagna estiva 2021 e' il risultato di condizioni che - a seguito
dei cambiamenti climatici e ambientali in atto e previsti -
richiederanno gia' nel futuro a noi prossimo un adattamento del
generale sistema antincendio boschivo per porre in essere le azioni
necessarie a mitigare gli effetti degli incendi boschivi e di
interfaccia, garantendo un'adeguata risposta agli eventi.
L'andamento della campagna estiva 2021, e la concomitante
emergenza COVID-19, hanno evidenziato la sempre maggiore necessita'
che i sistemi siano adattabili alla continua evoluzione degli scenari
emergenziali, obiettivo raggiungibile solo attraverso un
aggiornamento continuo del personale e lo scambio costante di
esperienze fra le diverse professionalita' coinvolte.
La presente comunicazione riporta un'analisi del fenomeno degli
incendi boschivi in Italia negli ultimi anni e, in allegato, le
raccomandazioni tecniche, quali parti integranti per un piu' efficace
contrasto agli incendi boschivi, anche in zone di interfaccia
urbano-rurale, e ai rischi conseguenti, per la prossima stagione
estiva. Le indicazioni sono rivolte a tutte le amministrazioni che a
vario titolo partecipano alle attivita' di contrasto agli incendi
boschivi ed in particolare alle amministrazioni regionali e alle
Province autonome di Trento e di Bolzano, pienamente responsabili
della materia antincendio boschivo ai sensi della legge del 21
novembre 2000, n. 353, che continueranno a curare l'adeguamento dei
propri sistemi di risposta agli incendi boschivi, nei tre ambiti
della previsione, prevenzione e lotta attiva, in relazione alle
specificita' dei relativi contesti ambientali e territoriali. Per le
Province autonome di Trento e di Bolzano restano ferme le competenze
loro affidate dai relativi statuti e dalle relative norme di
attuazione.
E' necessario, altresi', che le diverse amministrazioni statali
ed i relativi corpi dello Stato sollecitino le loro diramazioni
territoriali affinche' supportino, qualora richiesto, ed ognuno per i
propri ambiti di competenza, quelle regionali e provinciali
nell'approntamento dei sistemi di contrasto agli incendi boschivi.
Come e' noto, gli incendi boschivi, di interfaccia, e i rischi
conseguenti, seppur legati all'andamento delle condizioni climatiche
e meteorologiche, sono innescati da cause che sono prettamente di
natura antropica, volontarie o involontarie. La campagna estiva 2021
e' stata caratterizzata da un'importante serie di eventi, anche di
grandi dimensioni, dal forte impatto sull'ambiente naturale e sul
tessuto economico e sociale. Abbiamo subito la perdita di migliaia di
ettari di superfici dall'alto valore ambientale, e importanti danni
economici al settore agro-pastorale nelle aree rurali, a luoghi
adiacenti a quelle forestali. Nonostante gli sforzi profusi per
contrastare l'avanzamento dei fronti di fiamma, non e' stato
possibile evitare ovunque la perdita di vite umane e animali, nonche'
i danni economici. Le giornate piu' critiche sono state
caratterizzate da condizioni climatiche e vegetazionali
particolarmente favorevoli all'innesco e alla propagazione degli
incendi, con bassi livelli di umidita', alte temperature e venti che
alimentavano le fiamme. In alcune situazioni, la carenza di cura e
manutenzione del territorio ha ulteriormente contribuito al
propagarsi delle fiamme. Quanto accaduto e' stata ulteriore prova che
eventi di tale magnitudine, che a causa dei cambiamenti climatici e
ambientali in atto o previsti ci si attende possano diventare anche
piu' frequenti, richiedono sforzi sinergici al Sistema antincendio
boschivo per essere gestiti efficacemente, limitandone i danni.
In conseguenza degli accadimenti dell'estate 2021, nonche'
nell'ottica di adeguare il Sistema antincendio boschivo, nel suo
complesso, a quelli che potrebbero essere gli scenari futuri del
rischio connesso agli incendi boschivi e d'interfaccia, il Governo ha
emanato il citato decreto-legge 8 settembre 2021, n. 120, con il
quale si e' intervenuti in materia di previsione, prevenzione e lotta
attiva contro gli incendi boschivi, in zone di interfaccia urbano
rurale, e per la mitigazione dei rischi conseguenti, allo scopo di
integrare e rafforzare il dispositivo normativo e operativo
esistente, nel rispetto delle responsabilita' e dell'autonomia delle
regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano e in
conformita' ai principi ispiratori della legge quadro in materia -
legge 21 novembre 2000, n. 353. L'approccio del decreto-legge e'
stato ulteriormente rafforzato con la legge di conversione dell'8
novembre 2021, n. 155.
Il Dipartimento della protezione civile, nell'ottica di favorire
le sinergie fra le diverse componenti del sistema antincendio
boschivo e di protezione civile, continuera' a curare
l'organizzazione dei diversi momenti di incontro plenario solitamente
organizzati prima dell'avvio della campagna antincendio boschivo
estiva per fare il punto sullo stato di approntamento del sistema di
risposta nel suo complesso e, subito dopo, per analizzare
congiuntamente le eventuali criticita' riscontrate durante la
campagna estiva, con l'auspicio che le SS.LL., facendo tesoro di
quanto emerso, conducano specifiche azioni di verifica delle proprie
organizzazioni al fine di programmare le eventuali azioni di
medio-lungo periodo che consentano di far trovare preparato il
sistema anche in occasione degli eventi a venire.
Parallelamente, il Dipartimento della protezione civile, anche
avvalendosi del Comitato tecnico ex. art. 1, comma 2, del
decreto-legge 8 settembre 2021, n. 120, proseguira' le attivita' di
monitoraggio e coordinamento nel settore antincendio boschivo. Il
citato decreto ha permesso di rafforzare ed istituzionalizzare
quell'approccio di sistema gia' perseguito attraverso il Tavolo
tecnico interistituzionale, istituito anni fa, con l'obiettivo del
miglioramento della capacita' ed efficacia operativa per il
rafforzamento di tutti gli aspetti di previsione, prevenzione e lotta
attiva agli incendi boschivi e di interfaccia.
Cio' premesso, nel rammentare che i presidenti delle regioni e
delle province autonome sono pienamente titolari della competenza
antincendio boschivo, ai sensi della legge 21 novembre 2000, n. 353,
si ritiene auspicabile una loro attivazione tempestiva
nell'organizzare, anche per il corrente anno 2022, i propri sistemi
antincendio boschivo in termini di risorse umane e di mezzi terrestri
e aerei, nell'ottica della maggior efficienza possibile, al fine di
garantire gli adeguati livelli di risposta a tutela della vita,
dell'integrita' fisica, dei beni, degli insediamenti, degli animali e
dell'ambiente in generale.
Analogo auspicio e' rivolto ai Ministri in indirizzo, a vario
titolo competenti nel settore, affinche' promuovano le attivita' dei
dipendenti Corpi di polizia, del Corpo nazionale dei vigili del
fuoco, delle Forze armate e delle prefetture - uffici territoriali di
Governo verso azioni mirate a migliorare l'efficacia del sistema
Paese nelle sue diverse componenti.
Va, inoltre, rimarcato l'importante ruolo che hanno i sindaci a
livello locale nel promuovere ogni adeguata misura di prevenzione da
attuarsi sul proprio territorio di competenza. A tal proposito i
comuni ricadenti nelle aree interne del Paese, cosi' come individuati
nell'ambito della strategia governativa di sostegno a tali aree,
potranno avvalersi di specifiche risorse per condurre azioni mirate
di prevenzione antincendio boschivo.
In generale, per consolidare e rafforzare gli strumenti di
coordinamento dell'azione dei diversi soggetti competenti in materia
di incendi boschivi, mi preme inoltre ricordare le risorse economiche
previste nell'ambito della legge di bilancio 2022 (l'art. 1, comma
473, ha stanziato per tale finalita' di 40 milioni di euro per l'anno
2022, 50 milioni di euro per l'anno 2023 e 60 milioni di euro per
l'anno 2024, di cui 20 milioni di euro per ciascuna delle citate
annualita' destinati alle regioni), da ripartire con apposito decreto
di concerto con le amministrazione interessate ai fini dell' adozione
del primo Piano nazionale relativo alle annualita' 2022-2024 di cui
all'art. 1, comma 4, del citato decreto-legge n. 120/2021, nonche' le
ulteriori risorse finanziarie messe a disposizione nell'ambito del
Piano nazionale di ripresa e resilienza, finalizzate alla tempestiva
attivazione di strumenti, mezzi e misure tecnologicamente avanzate.
Nella contingenza del periodo, al fine, pertanto, di meglio
predisporre tutte le attivita' per la prossima campagna antincendio
boschivo 2022, si invitano le SS.LL., ciascuna per gli ambiti di
rispettiva competenza, a voler promuovere le attivita' di previsione,
prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi cosi' come
descritto in allegato.
Il Dipartimento della protezione civile continuera' (i) a
garantire la previsione delle condizioni di suscettivita' all'innesco
e alla propagazione degli incendi boschivi attraverso il bollettino
di previsione nazionale incendi boschivi; (ii) ad assicurare il
concorso della flotta aerea antincendio dello Stato, su richiesta
delle sale operative unificate permanenti a supporto dei mezzi
terrestri e aerei, comunque messi in campo dalle strutture regionali
e provinciali; e (iii) a svolgere il monitoraggio e la vigilanza
delle situazioni emergenziali al fine di garantire, per quanto di
competenza, ogni necessaria forma di collaborazione e assistenza.
Auspicabilmente, la campagna estiva 2022 vedra' un ridotto
impatto delle misure adottate nelle due passate campagne antincendio
boschivo per il contenimento della diffusione pandemica da COVID-19.
E' comunque opportuno evidenziare la necessita' di monitorare
costantemente la situazione, anche per garantire sempre la massima
tutela del personale volontario impiegato a supporto delle competenti
strutture operative nelle attivita' di spegnimento a terra svolte
nell'ambito della lotta agli incendi boschivi e coordinate dalle sale
operative regionali, o comunque secondo quanto disposto dai piani
operativi regionali. Preme ricordare l'importanza di garantire a
tutti gli operatori antincendio, siano essi personale impiegato a
terra che operante in volo, le migliori condizioni di sicurezza che
dovranno essere assicurate attraverso la formazione e l'ausilio di
adeguati dispositivi di protezione individuale e adeguati strumenti
di lavoro, cosi' come stabilito dalla disciplina ordinaria e anche
straordinaria emanata a seguito dell'emergenza COVID-19.
E' doveroso richiamare l'attenzione sull'esigenza di un
coordinamento di tutte le risorse disponibili affinche' si possa
tenere in adeguato conto l'impatto dell'impiego contemporaneo delle
risorse, anche per gli aspetti legati alla gestione dell'emergenza
umanitaria venutasi a creare con il conflitto in Ucraina in questi
ultimi mesi, con particolare attenzione durante il periodo estivo al
personale, a vario titolo impiegato nelle diverse attivita' di
previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi e in
zone di interfaccia urbano-rurale.
E' opportuno rimarcare anche la necessita' di pianificare in modo
adeguato l'utilizzo delle risorse antincendio boschivo, tenendo conto
dell'impatto che questa particolare contingenza potra' avere su di un
eventuale impiego massiccio delle risorse disponibili, qualora si
dovesse presentare una campagna estiva particolarmente impegnativa.
Si confida nella tempestiva e puntuale attuazione delle presenti
raccomandazioni, con il concorso di tutte le diverse componenti
istituzionali competenti nelle attivita' di antincendio boschivo, per
garantire il coordinamento della risposta organizzativa e operativa
nella campagna antincendio boschivo del 2022.
Roma, 19 maggio 2022
Il Presidente
del Consiglio dei ministri
Draghi
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