Roma 08 aprile 2022. Supporto psicologico per i Vigili del Fuoco. La UIL PA VVF apprezza il lavoro svolto ma serve nuova linfa e nuovi impulsi.
“Noi Vigili del Fuoco siamo dei relitti perché alle ferite del corpo, si affiancano quelle della mente, per tutto ciò che siamo costretti a vedere e subire quotidianamente”. Il dramma del soccorritore, racchiuse in poche semplici parole di un nostro collega.
Abbiamo apprezzato sin da subito lo sforzo profuso dall’Amministrazione nel cercare di fornire adeguati strumenti di supporto psicologico al personale operativo coinvolto in eventi critici, anche attraverso un livello di prevenzione primaria per la formazione ed informazione, che dovrebbe promuovere una conoscenza di base delle funzioni psicologiche. Permane tuttavia, a parere della scrivente, un senso di incompiutezza dell’opera, soprattutto in considerazione dei “micro-traumi” che, sommandosi, possono degenerare pericolosamente, in maniera più dirompente degli stessi eventi critici che, in quanto tali, attirano l’attenzione innalzando i livelli di guardia.
In molti comandi “stress lavoro correlato” sembra ormai relegato ad un mero formalismo, un paragrafo del “Documento di Valutazione dei Rischi” che non vede alcuno sviluppo reale e proficuo, per cui alle “ferite della mente” che, purtroppo, non si possono evitare (si deve intervenire solo sulle cicatrici che possono lasciare), si somma lo stress che invece potrebbe essere adeguatamente prevenuto (carenze di organico, carichi di lavoro, elevato numero di sostituzioni spesso conseguenza di una disorganizzazione locale del dispositivo di soccorso ecc.), creando dunque i presupposti di uno stress psicologico che deve necessariamente elevare i livelli di attenzione.
Per queste ragioni, la UIL PA Vigili del Fuoco chiede a quanti in indirizzo, oltre ad una maggiore e continua campagna informativa e di sensibilizzazione, di voler garantire, con ogni urgenza maggiore impulso e nuova linfa alla tutela della salute, anche psicologica, dei Vigili del Fuoco.