Va colta ogni possibilità di anticipo di mobilità che possa ridurre il disagio del personale amministrativo. Questa la posizione della UIL PA VVF nell’odierna riunione, a condizione che non si verifichino situazioni di scavalco e che venga rispettata la graduatoria di mobilità, che troverà definitiva applicazione a conclusione dei percorsi concorsuali.
Incomprensibile, a parere nostro, la posizione di alcune sigle sindacali contrarie ad adottare analogo anticipo di mobilità future che possano interessare sia Vigili che Capi Squadra. Abbiamo pertanto ribadito che, qualora se ne ravvisino le condizioni, analoghe opportunità debbano essere estese a tutto il personale, proprio come da richiesta avanzata recentemente dalla UIL PA VVF per il personale Capo Squadra.
Non abbiamo ritenuto necessario avviare alcuna revisione dell’Accordo sul cosiddetto art. 42 per il personale operativo, difendendo e rivendicando il risultato ottenuto in termini di trasparenza e correttezza.
Subito e senza ulteriori ritardi i concorsi a Capo Squadra del personale specialista.
Finalmente l’Amministrazione ha dato seguito a quanto chiesto con insistenza dalla UIL PA VVF, così da dare successiva attuazione alla mobilità del personale specialista. Ancora una volta incomprensibile la posizione di alcune sigle sindacali contrarie alla richiesta della UIL PA VVF di bandire, senza ritardi, il concorso Capo Squadra decorrenza 01/01/2021 e contestualmente di avviare le modifiche al regolamento concorsuale da applicare al successivo concorso.
Per quanto riguarda invece la lamentata carenza di personale presso le Direzioni Centrali, che va sicuramente sanata, abbiamo chiesto all’Amministrazione di non trascurare la situazione dei comandi provinciali, con carenze che talvolta superano il 60% con l’aggravante di Direzioni regionali che non applicano la normativa sulla riduzione dei centri di costo, rendendo ancora più gravosa una situazione già particolarmente critica. Serve dunque una attenta e più efficace politica delle assunzioni, sia del personale operativo che amministrativo, anche in termini di programmazione.
Per quanto riguarda le attività di studio e sperimentazione abbiamo respinto la sciagurata ipotesi di bloccarle fino a modifica del relativo Accordo, che per noi va inteso nell’ottica di una valorizzazione delle competenze che rispondano alle esigenze del Corpo Nazionale e non invece, come auspicato da qualcuno, di una mera distribuzione a pioggia che ci vedrà invece fortemente contrari.