Roma – 11 dicembre 2021. Continuano i ritardi nei pagamenti dei compensi per prestazioni di lavoro straordinario, inserite nella banca delle ore. Interviene la UIL PA VVF che sollecita l’Amministrazione.
Nonostante siano trascorsi quasi due anni dall’emanazione della legge n. 157 del 2019, persistono inspiegabilmente, casi di mancato pagamento dei compensi per prestazioni di lavoro straordinario, riferiti alle annualità precedenti al 2019, talvolta, come nel caso del Comando di Enna, nonostante l’accreditamento dei relativi fondi alla competente Direzione regionale.
Si chiede dunque un Vs. intervento, anche in considerazione dei prossimi termini di chiusura degli esercizi finanziari, al fine di addivenire ad una risoluzione della problematica, ovvero creando i necessari presupposti affinché, anche per il futuro, simili ritardi non abbiano a ripetersi.
Poiché i vigenti istituti contrattuali, anche in materia di “banca delle ore”, riconoscono il diritto al pagamento delle prestazioni straordinarie, entro i limiti fissati dall’Amministrazione, sulla base delle disponibilità di bilancio, la scrivente ritiene necessario che l’Amministrazione, anche e soprattutto a livello locale, comunichi regolarmente i suddetti limiti individuali, ovviamente al netto di quelle per l’espletamento degli interventi di soccorso.
Considerato che, su richiesta del dipendente, le ore di prestazione di lavoro straordinario possono essere utilizzate come riposi compensativi e preso atto che alcuni dirigenti locali avrebbero prospettato l’azzeramento delle ore confluite nell’istituto in oggetto, si chiede di sapere se non si ritenga necessario evidenziare che all’obbligo di fruizione entro l’anno successivo a quello di maturazione, non segua l’azzeramento delle ore nei casi di mancato rispetto di tale limite, anche in considerazione degli aspetti correlati alle esigenze tecniche, organizzative e di servizio, ovvero alla diretta responsabilità del dirigente rispetto alle modalità organizzative della banca delle ore.
