Con nota prot AOO_026/prot007178 del 23/06/2021, la Sezione di Protezione Civile della Presidenza della Giunta Regionale, segnala un’eccezionale ondata di caldo nella nostra Regione, con punte di 6°C in più rispetto alla media fino alla metà del mese di luglio, e di 2°C ad agosto. Temperature proibitive, mezzi inefficienti ed insufficienti, condizioni di lavoro inumane che hanno mietuto le prime vittime tra i vigili del fuoco di Lecce. Il caldo e l’assenza di precipitazioni, rischiano di peggiorare in maniera considerevole, una emergenza incendi ormai già di gran lunga fuori controllo.
Il Salento brucia e l’emergenza è tanto incontrollabile, quanto non gestibile con i mezzi e le risorse a disposizione. Così ieri sera nel Salento è giunta da Chieti, una sezione operativa composta da 9 unità e 5 mezzi, in assetto colonna mobile. Ovvero l’assetto che i VVF utilizzano in caso di calamità, terremoti, disastri naturali. La stessa sezione operativa opera in supporto alle squadre VVF di Lecce numericamente insufficienti a garantire l’adeguato servizio di soccorso alla popolazione.
A causa del perdurare della situazione d’emergenza e delle condizioni meteo non favorevoli, in termini di temperature elevate, la Direzione Regionale VVF Puglia, ha chiesto con urgenza alla Direzione Centrale dell’Emergenza, l’assegnazione di 6 nuove APS e 6 nuovi pick-up, ovvero 1 APS e un 1 pick-up, per ogni comando della Puglia.
Pur apprezzando lo sforzo della Direzione Regionale, la UILPA VVF Lecce, ritiene la richiesta non assolutamente congrua ed in linea con la drammatica situazione in cui operano i VVF del Comando di Lecce.
L’emergenza Xylella, che direttamente incide sull’emergenza incendi, è una realtà solo del Salento. Il numero di incendi poi è 3 volte superiore rispetto alle altre realtà della Puglia.
Ieri, durante le fasi di soccorso, la squadra di Gallipoli è dovuta ricorrere al cambio dei mezzi, per ben tre volte! Una situazione paradossale, che mette a rischio la vita non solo di chi si soccorre, ma anche degli stessi Vigili del fuoco.
Lavorare in queste condizioni è inumano. Lecce, come abbiamo più volte sottolineato, ha il triste primato di comando con maggior numero di interventi.
Per questo torniamo a chiedere a chi di competenza maggiore controllo, la prevenzione ormai, è andata a farsi benedire! La mentalità “criminale” di “ripulire” i terreni, incendiandoli, figlia dell’ignoranza e non certo della grande cultura del Salento, finirà col mietere vittime, proprio tra chi presta il suo lavoro, in soccorso della gente. Quattro vigili del fuoco in tre giorni, costretti a richiedere le cure, dei sanitari, in seguito ad incidenti sul lavoro, sono un dato che solo a chi non vuole vedere, può sembrare normale.
Ma nulla di normale c’è in questa situazione! La carenza di mezzi, l’assenza di prevenzione, il mancato controllo, tutte situazioni figlie di chi, ognuno per le proprie competenze, non ha fatto adeguatamente il suo!
È ora che ognuno si metta le mani sulla coscienza e chi di competenza agisca, assumendosi in caso contrario, tutte le responsabilità qualora un vigile del fuoco dovesse rimanesse vittima delle inefficienze!
I vigili del fuoco sono pronti ad azioni di forza!
Prima di questo, aspettiamo fiduciosi l’incontro con sua Eccellenza il Prefetto di Lecce, ribadendo le nostre richieste: risorse aggiuntive in convenzione per far sì che la seconda squadra AIB possa operare per più giorni e non solo per trenta, mezzi ovvero pick-up per fronteggiare l’emergenza.
COMUNICATO STAMPA i vigili del fuoco pronti ad azioni di forza