Distaccamento VV.FF. di Pantelleria, ‘casette’ non collocate. Dimenticate autorizzazioni
Dopo anni di attesa, arriva adesso l’ultima beffa, che sembra addirittura una barzelletta, sui locali che accolgono i vigili del fuoco in servizio all’aeroporto di Pantelleria. Il ministero e i funzionari del corpo hanno infatti acquistato 4 casette da due posti ciascuno, per un costo di 25.000 euro, ma non si sono presi la briga di chiedere eventuali autorizzazioni per i terreni dove i moduli abitativi sarebbero dovuti essere collocati. Insomma nessuno ha chiesto l’ok per potere utilizzare il terreno aeroportuale che è demaniale.
Il contratto di fornitura delle casette prevedeva che la ditta venditrice avesse collocato i moduli entro ieri ma tutto è stato stoppato per il caso della proprietà dell’area. I moduli abitativi sono quindi arrivati a Pantelleria per porre fine alle condizioni di scarsa vivibilità in cui da anni versano i vigli del fuoco ma la marina militare, proprietaria dell’area, ha inviato una diffida al comando provinciale del corpo perché non c’è alcuna autorizzazione alla collocazione delle casette.
L’individuazione dell’area interna alla zona aeroportuale dove installare le strutture mobili era stata annunciata nel gennaio scorso, anche da alcuni politici come ad esempio il senatore Santangelo, ma da allora nessuno avrebbe richiesto le necessarie autorizzazioni. Insomma i vig8ili del fuoco che lavorano presso la sede d Pantelleria dovranno continuare ad alloggiare nella veccia struttura inidonea, priva di ampi locali, con un impianto elettrico che già, un paio di mesi fa, era andato in corto circuito dando vita ad un principio di incendio.
Tutto questo nonostante l’amministrazione avesse speso 100.000 euro per le quattro casette mobili compreso montaggio e copertura. Cifre che potrebbero sembrare esagerate anche se la sicurezza dei lavoratori non ha certamente prezzo visto che i pompieri da troppi anni sono costretti a vivere a Pantelleria in una sede vecchia, quasi fatiscente, con seri problemi igienico-sanitari. La cosa invece strana è che nessuno abbia richiesto le necessarie autorizzazioni per collocare i moduli abitativi.
E questo nonostante sia i Vigili del Fuoco che la Marina Militare siano apparati dello stesso Stato. Infine i sindacati confederati hanno richiesto al Comando provinciale le certificazioni a norma e l’idoneità per le quattro casette ma, dopo circa tre settimane, non hanno ancora ricevuto risposte.