Contratto. UIL PA VVF. Non ci riteniamo assolutamente soddisfatti del prospetto delle risorse economiche disponibili per il rinnovo contrattuale del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco, che sono insufficienti rispetto a quella necessaria adeguatezza delle politiche retributive così come stabilite dall’articolo 19 della legge 4 novembre 2010, n. 183 che, nell’affermazione dello speciale status ordinamentale, ha sancito le implicanze ad esso connaturate, con particolare riferimento ai peculiari requisiti di efficienza operativa ed i correlati impieghi in attività usuranti, che i dati allarmanti sulla salute dei Vigili del Fuoco confermano e che non possono essere adeguatamente trattati, dal punto di vista stipendiale e normativo, con queste risorse economiche inadeguate.
Non ci riteniamo soddisfatti nemmeno dalla percentuale di ripartizione delle risorse, che la UIL PA VVF ritiene debba essere quantificata nel 95% per il trattamento economico fisso e continuativo.
Irragionevole, fuorviante e dunque inaccettabile risulterebbe inoltre, qualsiasi eventuale tentativo di ricondurre risorse già stanziate nell’ambito di quelle previste per il triennio contrattuale 2019/2021.
La UIL PA Vigili del Fuoco chiederà dunque che vengano opportunamente reperite e rese disponibili ulteriori necessarie risorse, ovvero che venga contestualmente dato avvio alle previste forme di previdenza complementare ai sensi dell’articolo 3 comma 2 del Decreto Legislativo 5 dicembre 2005, n. 252 e dell’articolo 2 comma 1 lettera a) della legge 30 settembre 2004, n. 252.
Per noi la richiesta di ulteriori risorse per i Vigili del Fuoco non è quella di un privilegio, ma di un investimento quale condizione per far ripartire l’intero Paese garantendone la sicurezza.
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