UIL PA VVF INTERVENTO ALLA CONSULTA SICUREZZA DI FORZA ITALIA

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ASCOLTARE IL SINDACATO NON SIA MERO ATTO FORMALE MA PRESUPPOSTO PER EVITARE I DISASTRI DELLA RIPARTIIZONE DEI 165 MILIONI  UIL

Abbiamo aperto il nostro intervento richiamando lo studio condotto dal Fondo Monetario Internazionale che ha stabilito che dove il sindacato è debole, crescono disparità ed ingiustizie, questo a dimostrazione dei valori di cui siamo portatori. Non ci si può dunque limitare ad ascoltare il sindacato come mero atto formale, ma deve essere considerato quale fermo ancoraggio nella tutela dei lavoratori anche nella contrattazione, il rischio è altrimenti quello di rivivere quanto accaduto con la ripartizione dei 165 milioni del Fondo di Valorizzazione dei Vigili del Fuoco, imposta in maniera unilaterale e che ha creato situazioni di scavalco e di grave ed inaccettabile penalizzazione, che vanno necessariamente sanate attraverso lo strumento contrattuale.

È stata sacrificata sull’altare dell’equiparazione persino la maggiorazione dell’indennità di rischio. Ci è stato tolto prima ancora che ci venisse riconosciuto quanto ci era dovuto, si pensi ad esempio alla maggiorazione dei sei scatti.

Vanno sanate queste storture ed è per questa ragione che abbiamo evidenziato, così come già fatto nell’incontro con l’Amministrazione per la presentazione della nostra piattaforma contrattuale, come le risorse stanziate siano estremamente esigue ed insufficienti, occorre reperirne di nuove attraverso il cosiddetto Recovery Fund e tenendo in debita considerazione quanto stabilito nel Patto per il Pubblico Impiego, sottoscritto tra il Governo e Cgil, Cisl e Uil.

Altro tema evidenziato è quello delle malattie professionali, il numero delle neoplasie è in costante crescita, i Vigili del Fuoco si ammalano e muoiono ogni giorno, con la beffa di non avere una assicurazione obbligatoria per gli infortuni e le malattie professionali, diversa dall’INAIL ma adeguata alle specifiche esigenze del Corpo Nazionale.

Tutto questo anche a causa di una specificità applicata ad intermittenza, riconosciuta dalla legge, ma mai completamente attuata, si pensi ad esempio che i Vigili del Fuoco sono esclusi dalla categoria dei lavori usuranti.

Ancora peggio dopo il collocamento in quiescenza, visto che l’assoluta mancanza di alcuna forma di previdenza complementare ci penalizza ulteriormente e pertanto riteniamo un più rinviabile un provvedimento in tal senso.

Considerata la complessità della situazione dei lavoratori del Corpo Nazionale particolarmente compromessa e visto il breve tempo a disposizione provvederemo all’invio, così come da accordi, la piattaforma contrattuale elaborata dalla UIL PA VVF per un ulteriore approfondimento.

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