Come noto, i radioriparatori costituiscono una delle specialità del Corpo nazionale dei vigili del fuoco individuate all’articolo 45 del d.P.R. n. 64/2012 (Regolamento di servizio del C.N.VV.F.).
Il D.Lgs. n. 127/2018, pur non istituendo un ruolo ad hoc come previsto per altre specialità, ha confermato le peculiari funzioni svolte dal personale radioriparatore che presta servizio presso i Nuclei TLC regionali ed il Centro TLC nazionale.
Con il Decreto ministeriale del 2/12/2019, relativo alla determinazione della ripartizione delle dotazioni organiche, si è provveduto alla distribuzione del personale operativo presso le sedi ordinarie e presso i servizi specialistici, inclusi i nuclei telecomunicazioni, prevedendo, tra l’altro, anche la figura dell’Ispettore Antincendio presso i Nuclei TLC.
A tale organico va aggiunto tutto il personale assunto nel passato nei Ruoli tecnico-professionali1 ed attualmente ancora in forza ai suddetti Nuclei TLC.
Ciò premesso, si rappresenta che a seguito di procedura di gara ad evidenza pubblica in corso di aggiudicazione, si provvederà alla migrazione dai sistemi di comunicazione attuali operanti in tecnologia analogica in innovative reti radio digitali in tecnologia denominata Digital Mobile Radio (DMR).
Per l’attuazione di tale progetto, rilevante per l’innovazione tecnologica e l’impegno finanziario, è indispensabile assicurare e mantenere presso i servizi TLC territoriali tutta l’attuale, seppure esigua, compagine specialistica – sia operativa che tecnica – al fine di condurre al meglio la migrazione verso le nuove tecnologie digitali, nonché la gestione dei dispositivi, degli apparati e degli impianti tecnologici necessari alla corretta comunicazione tra i componenti delle squadre operative impegnate nelle attività di soccorso tecnico urgente.
Eventuali fasi di riordino e di avvicendamento del personale nelle sedi, pertanto, avverranno nella salvaguardia e, per quanto possibile, con il potenziamento delle risorse destinate al settore delle comunicazioni, vitale per il soccorso.
L’imminente ripresa della formazione per lo specifico settore contribuirà al conseguimento degli obiettivi delineati, ferma restando la previsione di un aggiornamento regolamentare destinato ad un più adeguato riconoscimento ed inquadramento della specialità di cui trattasi.
