Care Colleghe e Cari Colleghi
Oggi si è svolto un ulteriore incontro con il Capo Dipartimento e con il Capo del Corpo sulla bozza di Decreto sulle Posizioni Organizzative che la UIL, per il valore strategico del provvedimento, ha seguito con molta attenzione sin dalla presentazione della prima stesura del 30 giugno 2020.
Sulla base dell’esame del documento, con una nota del 2 luglio:
- avevamo segnalato la mancata previsioni di alcune PO strategiche nel settore logistico gestionale, quali quelle inerenti all’applicazione del Codice dell’amministrazione digitale
- avevamo chiesto di dare maggiore risalto alle PO collegate al settore del soccorso in modo da poter gettare le basi per un percorso di carriera, da riconoscere con la revisione dei criteri di scrutinio, anche per i Direttivi che abbiano voglia di occuparsi del management delle attività di soccorso
- avevamo chiesto di riconoscere la fascia Dsuper anche per i direttivi dei ruoli tecnico -professionali
- avevamo chiesto di approfondire il confronto sui modelli organizzativi ex Allegati 6 e 7, visto che la relazione illustrativa ricevuta il 30 giugno in un passaggio affermava che gli allegati 6 e 7 non facevano parte del decreto in argomento mentre in un altro affermava che detti allegati dovevano essere considerati come parte integrante dello schema di decreto.
A seguito di questa prima sollecitazione, l’Amministrazione apportava una modifica nella versione inviataci il 18 gennaio 2021, accogliendo solo la proposta di riconoscere la fascia Dsuper anche ai direttivi dei ruoli tecnico -professionali.
Non soddisfatti dell’intervento operato, con nota del 21 gennaio abbiamo chiesto un ulteriore incontro per discutere le modifiche apportate, evidenziando sin da subito:
- l’opportunità di porre rimedio alla mancata previsione di posizioni Dsuper per i Direttivi dei ruoli tecnico -professionali nelle sedi prive della corrispondente figura dirigenziale
- l’opportunità di prevedere una immediata norma attuativa, anziché rinviare ad un ulteriore decreto di futura pubblicazione (previsto dal comma 4 dell’articolo 13), per consentire sin da subito al Dirigente, in carenza di organico, di accorpare più PO e di prevedere nel periodo transitorio l’assegnazione delle PO a D o a DA (e di conseguenza ai DS) in funzione della motivazione/specializzazioni/ percorso professionale del funzionario”.
- Il giudizio negativo sul mancato recepimento della sollecitazione sulle PO legate alla gestione del soccorso
- il giudizio negativo, già espresso nella riunione del 19/11/2020, in merito all’intervento sul DM 02/12/2019 inerente la rivisitazione dell’organico dei direttivi, collegato al Decreto sulle Posizioni Organizzative, perché non ci convinceva l’intervento di ridistribuzione sui Direttivi Operativi.
Nella versione discussa oggi, abbiamo constatato con soddisfazione che l’amministrazione ha accolto altre 2 nostre sollecitazioni, una tesa a risolvere un problema contingente e l’altra tesa a conseguire un obbiettivo strategico.
Il problema contingente era quello dei Direttivi Speciali, superato con la rimozione del comma 4 dell’articolo 13 che rimandava ad un ulteriore decreto la gestione del transitorio, intervento che consente ai Dirigenti l’immediata applicazione degli strumenti transitori del D.Lgs. 127 e di approntare l’organizzazione degli uffici in sofferenza organica di Direttivi Operativi e Direttivi aggiunti, mediante accorpamenti di PO e soprattutto, facendo ricorso alla preziosa esperienza, professionalità e specializzazione dei colleghi Direttivi Speciali cui il DL 127 consente di conferire tutte le PO del Decreto, ad esclusione della posizione vicariale.
L’obbiettivo strategico superato è quello di prevedere una distribuzione di PO presso gli uffici centrali con cui monitorare l’applicazione del Codice dell’Amministrazione Digitale, essendo state individuate diverse PO cui affidare tale onere, intervento che, speriamo, possa essere risolutivo verso un deciso processo di modernizzazione, e a norma di legge, dei flussi documentali nell’Amministrazione
Tuttavia, la versione proposta oggi non risolve ancora altre 2 proposte, entrambe di natura strategica, assolutamente indispensabili per gettare le basi per una nuova politica di valorizzazione del personale direttivo.
Il primo punto strategico non sufficientemente attenzionato riguarda il soccorso.
Avevamo richiesto:
- di elevare a Dsuper n.18 PO della Direzione Centrale Emergenza, proponendo un’integrazione all’elenco dell’articolo 11
- di attribuire ad un Direttivo la PO di “Coordinamento della Sala Operativa e della Sala Crisi”, nei Comandi di Roma, Milano, Napoli e Torino anziché ad un Direttivo Aggiunto, proponendo una modifica all’allegato 3 e, di conseguenza all’articolo 6, commi 2, 3, 4, 5, e agli stessi commi dell’articolo 10
L’incremento del numero di PO Dsuper strettamente collegate al soccorso ha lo scopo di creare maggiori stimoli nel personale Direttivo affinché si interessasse sin dai primi anni di servizio all’attività di soccorso potendo disporre, a conforto di tale percorso di crescita, di una maggiore disponibilità di posizioni Dsuper, certamente strategiche nell’avanzamento di carriera, una volta aggiornati i criteri di scrutinio.
Oggi purtroppo così non è, come ben sappiamo, visto che l’attuale regolamentazione è caratterizzata dall’assenza di incentivi economici e da inadeguate prospettive di carriera per i colleghi che si vogliono occupare del management del soccorso, visto che le attività operative attualmente premianti sono, essenzialmente, quelle connesse al verificarsi di situazioni emergenziali locali o nazionali.
Per analoga strategia avevamo chiesto di attribuire ai Direttivi Operativi il coordinamento della Sala Operativa e della Sala Crisi dei 4 grandi Comandi, ritenendo di maggiore interesse per la stessa amministrazione “allenare” un futuro dirigente all’attività di soccorso piuttosto che a far di conto con i servizi di vigilanza e i servizi tecnici; l’attuale soluzione prevista nel decreto, se oggi può avere un senso grazie alla presenza in servizio dei Direttivi Speciali, domani il senso lo perderà visto che, per il diverso percorso di studio, un Direttivo Operativo dovrebbe disporre di strumenti conoscitivi superiori, rispetto al DA, in materie fondamentali per il coordinamento della sala operativa e della sala crisi, quali:
- l’analisi dei rischi:
- la progettazione/auditing/revisione di POS/piani di intervento/piani di emergenza;
- la pianificazione del dispositivo di soccorso per gli eventi critici locali e per gli incidenti rilevanti;
- la pianificazione dell’attività di addestramento su quanto predisposto per orientare la risposta operativa del Comando.
Il secondo punto strategico che abbiamo lamentato riguarda i Direttivi dei ruoli tecnico professionali.
La richiesta di incrementare le posizioni Dsuper (presso i 4 grandi comandi e presso la DCRLS) andava nell’ottica di creare, per questi colleghi, maggiori opportunità e una migliore distribuzione territoriale del percorso di carriera tenuto conto che, nel caso dei direttivi logistici-gestionali, le posizioni Dsuper sono state previste solo presso le direzioni regionali della toscana, Sicilia, Lombardia, Lazio ed Emilia-Romagna.
Al Capo Dipartimento abbiamo evidenziato che, in assenza di una praticabile prospettiva di carriera, il rischio per l’Amministrazione è quello di perdere gli elementi migliori, a favore di quelle Amministrazioni che propongono percorsi di carriera molto più agevoli di quelli determinati dalla bozza di decreto in esame.
A fronte delle nostre ulteriori argomentazioni, il Signor Capo Dipartimento, nella replica, ha promesso una modifica del provvedimento, prevedendo una PO Dsuper per il ruolo logistico-gestionale anche nelle direzioni regionali prive del dirigente del medesimo profilo e un’altra presso la DCRLS.
Ovviamente abbiamo preso atto con molto piacere dell’intervento proposto, segno che le nostre rivendicazioni andavano nella direzione giusta, ma nel contempo abbiamo chiesto un ulteriore segno di disponibilità verso modifiche in grado di conseguire la maggiore valorizzazione delle PO legate al soccorso.
Oggi pensiamo di doverci ritenere moderatamente soddisfatti per quanto ottenuto e fiduciosi sull’esistenza di spazi di manovra per portare a casa anche l’aggiustamento delle PO legate al soccorso.
Altre OOSS hanno espresso la propria avversità al progetto dell’Amministrazione e hanno preannunciato lo stato di agitazione.
Ovviamente tutto può essere perfettibile, ma certamente a scapito di qualcosa o in danno di qualcuno …
Ad esempio, in danno ai colleghi direttivi che con il rinvio del decreto vedrebbero rinviate le legittime aspettative dell’adeguamento della propria retribuzione con l’impiego delle risorse dell’articolo 20 del DL semplificazioni.
Nel confidare in una rapida pubblicazione del Decreto, così come emendato sulla base degli impegni del Signor Capo Dipartimento e delle ultime riflessioni che abbiamo stimolato, riteniamo che, dopo il rinnovo del CCNL, il principale obbiettivo su cui la UIL dovrà concentrarsi con ogni possibile sforzo e contributo di tutti i suoi iscritti e, possibilmente, di tutte le altre OOSS che vorranno condividere le nostre battaglie, sia l’immediato aggiornamento dei criteri di scrutinio, perché solo allora si potrà vedere se il nuovo DM sulle PO sarà solo uno strumento con cui distribuire un po’ di risorse, oppure se rappresenterà lo strumento strategico per il rilancio del ruolo dei direttivi, oggi spina dorsale del Corpo Nazionale, domani futura classe dirigente
Il Coordinatore della Consulta
Dirigenti e Direttivi UIL
Ing. Calogero TURTURICI