LA UIL PA VVF CHIETI ACCOGLIE IL SOTTOSEGRETARIO SIBILIA IN MANIERA RESPONSABILE E PROPOSITIVA EVIDENZIANDO PERO’ LE CRITICITA’ CHE EMERGONO QUANDO NON SI ASCOLTA IL SINDACATO

LA UIL PA VVF CHIETI ACCOGLIE IL SOTTOSEGRETARIO SIBILIA

 

Sig. Sottosegretario, Sig. Prefetto, Sig. Direttore, Sig. Comandante, Autorità Tutte buongiorno a nome di tutti i nostri Associati.

On.le SIBILIA, La ringrazio per aver voluto onorarci della vostra gradita visita istituzionale.

Sig. Sottosegretario sono certo che Lei conosce molto bene le criticità del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

L’impegno Politico, Governativo e il suo in particolare hanno prodotto BUONI risultati sotto l’aspetto economico.

E’ noto a tutti che la legge di bilancio del 2020 ha previsto in tre anni 165 milioni di euro, a fine novembre p.v.  saranno esigibili i primi 65 milioni di euro che  miglioreranno gli stipendi dei Vigili del Fuoco.

Purtroppo la ripartizione dei 165 milioni di euro non ha soddisfatto tutte le aspettative dei vigili del fuoco a causa di una errata norma che ha estromesso in primo luogo la partecipazione sindacale.

Se ci fosse stato un CONFRONTO con  i Rappresentanti dei Lavoratori, sicuramente si poteva raggiungere un accordo che non mortificava nessuno.

Sig. Sottosegretario, l’errore è stato proprio quello di EQUIPARARE i Vigili del Fuoco ad altri corpi dello stato, in questo caso alla polizia di stato.

Le OO.SS. da tanti anni lottano per migliorare gli stipendi dei Vigili del Fuoco, ora che il Governo è riuscito a disporre di una cifra anche consistente – 165 milioni di euro, pur se non sufficienti, ha deciso unilateralmente di non ascoltare  né concordare i criteri di distribuzione delle risorse.

Il criterio di ripartizione è stato quello di utilizzare i gradi della polizia di stato.

 

On. Le Sibilia questo passaggio onestamente  non è piaciuto alla stragrande maggioranza dei Vigili del Fuoco.

In sede di confronto sarebbe emerso che i vigili del Fuoco non hanno i gradi, non svolgono lo stesso orario di lavoro, non vengono assunti con la stessa

l’età, non hanno lo stesso avanzamento o sviluppo di carriera, non hanno la stessa organizzazione, non hanno le stesse mansioni dei poliziotti .

Solo a titolo di esempio: Lei sa benissimo che un Capo Squadra dirige minimo 5 unità , Lei sa benissimo che un Capo Reparto dirige più squadre operative e/o un turno di servizio di 40 unità con relative responsabilità individuali.

Nella Polizia di Stato mi sembra che  ci sia una organizzazione completamente differente.

Ora occorrono correttivi al decreto legislativo 127/2018, occorrono altre risorse per avviare i 6 scatti previdenziali, occorre un immediato e consistente incremento degli organici soprattutto nella qualifica di Vigili del Fuoco.

Ormai l’errore è fatto, mi auguro, tuttavia, che Lei possa intervenire durante questa legislatura anche per tamponare le  criticità che avversano tanti Comandi Provinciali.

La UIL per il Comando dei Vigili del Fuoco di Chieti richiede:

1)  n.4 APS, n.3 ABP, n.1 Autogru , n.1 Autoscala e n.4 Fuoristrada PK con modulo antincendio.

Da qualche anno il Comando di Chieti è in forte sofferenza di personale logistico gestionale, la carenza è di circa il 70%.

Questa sede di servizio benché non eccessivamente vetusta non è adeguata alle norme di sicurezza, dopo oltre 30 anni dalla costruzione urge la necessità di essere ristrutturata e climatizzata.

Il distaccamento di Vasto da poco classificato SD4, la sede è di proprietà della provincia, non è assolutamente idonea per i seguenti motivi: l’autorimessa insufficiente, manca il castello di manovra per l’addestramento professionale, è sprovvisto di un idoneo locale per magazzino, manca il locale per DPI, il locale mensa/cucina non adeguato, obsoleto e insufficiente.

I Vigili del Fuoco di Lanciano operano sottonumero rispetto al volume di interventi e al rischio industriale del territorio della Val di Sangro, sede della fabbrica Sevel e relativo indotto.

La sede di Lanciano con l’attuale organico ha moltissime difficoltà ad assicurare il servizio e molte volte   ha bisogno di rimpiazzi, ne consegue che  il passaggio alla categoria SD4 è una necessità non più procrastinabile.

Mi avvio alla conclusione con un passaggio forse poco politico ma importante per tutti i Vigili del Fuoco:

“la cosiddetta riforma del Corpo nazionale dei vigili del fuoco d.lvo 217 e successive integrazioni e modifiche ha creato una corsa sfrenata alla carriera dirigenziale, i Comandanti appena vengono promossi a dirigente restano poco tempo nelle sedi, a volte solo 1 anno, e spesso non riescono a realizzare nessuno degli obiettivi prefissati o necessari al Comando .

Comprendo che la permanenza in una sede è regolamentata da legge, sono favorevolissimo che ogni Comandante debba avere la piena facoltà e la certezza di accrescere nella propria carriera, però i Vigili del Fuoco si ritrovano quasi sempre a dover combattere con le stesse PROBLEMATICHE.

Non è assolutamente un paragone, tuttavia se analizziamo lo sviluppo di carriera di un Vigile del Fuoco è davvero deprimente, a volte non bastano 20 anni di servizio per diventare Capo Squadra e quando lo sarà deve farsi i bagagli e partire per un comando lontano da casa e soprattutto per pochi euro di aumento.

Sig. Sottosegretario è SCONVOLGENTE pensare che tutto vada bene e si possa continuare cosi.

Sig. Sottosegretario Lei è un politico molto dinamico e ascoltato, con idee  all’avanguardia, la preghiamo vivamente di operare  una riforma vera, concreta, studiata per i Vigili del Fuoco e non scopiazzando come è avvenuto in questi ultimi anni l’organizzazione di altri corpi tra cui la polizia di stato.

 

Ora nel corpo nazionale c’è un po’ di malcontento ma bisogna dire che nonostante ciò ogni Vigile del Fuoco sente in sé stesso il dovere, il piacere, l’entusiasmo, la vocazione e la responsabilità   di essere Vigile del Fuoco.

Non è un caso che i Vigili del Fuoco è il Corpo più amato dagli italiani, continuare a sostenere il concetto di equiparazione alla Polizia non è una panacea  perché ognuno dei due corpi ha una funzione e una storia diversa.

Concludo segnalando che da qualche giorno la UIL PA Vigili del Fuoco Chieti è stata, purtroppo, costretta a interrompere le relazioni sindacali con il Comandante.

Questo perché da più tempo e in più circostanze il Comandante viola le corrette relazioni sindacali facendo venire meno: la Trasparenza, la Informazione, il Confronto, la Correttezza nei Rapporti Istituzionali, il rispetto delle disposizioni e la buona fede.

LA UIL PA è il Sindacato che va sempre alla ricerca del Confronto e si rende disponibile alla collaborazione per il raggiungimento degli interessi generali della categoria, ma se la Parte Pubblica non dovesse recedere dal persistente stato di conflittualità e di discriminazione, molto presto attuerà iniziative sindacali di un certo peso e non escluderà di segnalare  qualche provvedimento di dubbia legittimità agli organi competenti.

Viva i Vigili del Fuoco di Chieti, Viva la Democrazia Partecipata.

 

comunicato 21 ottobre 2020 21102020

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