EMERGENZA COVID-19. LA UIL PA VVF SICILIA METTE IN DIFFICOLTA’ IL DIRETTORE REGIONALE, RIBATTENDO PUNTO SU PUNTO

EMERGENZA COVID-19

La scrivente Organizzazione Sindacale Regionale UIL PA VV.F. in riferimento alla nota a firma della S.V., prot. n. 35785 del 19 ottobre u.s. (all.to n. 1), concernente la tematica specificata in oggetto, ribadisce integralmente quanto già esplicitato nella nota UIL PA VVF del 17.10.2020, che ad ogni buon fine si allega in copia (all.to n. 2). In primis va riaffermato che le determinazioni organizzative e le misure inerenti la gestione del rapporto di lavoro, nonché gli atti in materia di sicurezza sul lavoro, ricadono, in ambito provinciale, sul datore di lavoro, così come previsto dalle vigenti disposizioni di legge in materia. In secondo luogo va rimarcato che la nota prot. n. 344508 del 9.10.2020 a firma della S.V. ( all.to n. 3), poneva in evidenza che l’esigenza di dover fare rientrare in presenza i Funzionari Tecnici e Logistico Gestionali, nasceva in virtù dell’evoluzione dell’emergenza epidemiologica in atto, in quanto oramai non sussistenti le condizioni che avevano dato luogo al ricorso al lavoro agile per tale categoria di lavoratori.

La S.V., infatti, nella stessa missiva recita testualmente: […] “graduale riavvio di tutte le attività di ogni ufficio e quindi la cessazione dello stato che aveva dato luogo alla sola erogazione dei servizi essenziali […]”. A conferma di ciò si segnala che la predetta missiva aveva come oggetto: Emergenza COVID 19 – Indicazioni per il rientro in sicurezza sui luoghi di lavoro dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni – Circolare n. 3/2020 del Ministro della Pubblica Amministrazione – Nota del sig. Capo del Corpo prot. n. 13983 del 06.08.2020.

Fatte le doverose puntualizzazioni ed entrando nel merito della nota di cui alle premesse, si evidenzia che le discrasie cui fa riferimento la S.V. nella stessa missiva, a parere della scrivente O.S., vanno affrontate e risolte nelle appropriate sedi istituzionali, assicurando ai lavoratori le necessarie garanzie procedimentali, all’uopo previste dalle leggi e dai contratti collettivi, anche al fine di poter accertare la fondatezza delle accuse, garantendo il principio del contraddittorio. Si significa al riguardo che i presunti disservizi non possono essere evidenziati con una mera corrispondenza tra Direzione Regionale e Comando Provinciale e comunque validati per mitigare stati di agitazioni indetti da altre OO.SS – rifer. nota del Direttore Regionale VVF Dott. Maurizio Lucia prot. n. 9836 del 09.10.2020 – “[…] problematiche sussistenti che hanno dato luogo alla indizione di più stati di agitazione da parte di talune Organizzazioni Sindacali […]”.

Ciò potrebbe, infatti, integrare gli estremi dell’eccesso di potere sotto il profilo dello sviamento, da parte del Comandante Prov.le VV.F., anche alla luce di gravi episodi accaduti presso la sede centrale, prontamente contestati allo stesso Dirigente, da parte dei legali di questa O.S. e per i quali si ci riserva comunque di informare l’Autorità Giudiziaria.

Per quanto attiene in particolare ai ritardi nell’espletamento delle pratiche di prevenzione incendi, cui fa menzione la S.V., gli stessi probabilmente si riferiscono alle pratiche inerenti i sopralluoghi a campione, di cui all’art. 19 del D.Lvo n. 139/06. Situazione sicuramente non imputabile ai Funzionari tecnici. E’ da rilevare, infatti, che i fascicoli inerenti le predette visite ispettive sono stati consegnati, ai Funzionari del Comando, a distanza di quasi 4 mesi rispetto all’emanazione della DDS n.  318 del 3 luglio 2020 (all.to n. 4), senza che il Dirigente abbia adottato i necessari provvedimenti consequenziali e senza che lo stesso abbia ritenuto necessario riscontrare la nota sindacale UIL PA VVF SR prot. n. 63/20 dell’08.10.2020 (all.to n. 5).

Per quanto riguarda la necessità di assicurare, con la presenza fisica in ufficio delle figure ricoprenti funzioni apicali, un costante riferimento per il personale interno e per gli Uffici esterni al Comando, si fa presente che tale argomentazione è del tutto infondata, essendo tale funzione ampiamente garantita, sia dal Funzionario di guardia che dagli ulteriori 4 Funzionari che erano presenti giornalmente in servizio, al fine di rispettare l’attività lavorativa in presenza al 50%, a seguito dell’emanazione della DDS n. 412/20 (all.to n. 6).

Fra l’altro, la presenza in servizio dei Funzionari non troverebbe vantaggio alcuno per il miglioramento dei servizi da erogare, atteso che gli addetti alle varie aree di lavoro espletano attività lavorativa in presenza solo al 50%. In ogni caso si evidenzia, ancora una volta, che l’obbligo della presenza in servizio è rivolta esclusivamente al personale che è inserito nel dispositivo di soccorso, prescindendo dalla qualifica, così come più volte rimarcato dal Capo del CNVVF e da ultimo con la nota prot. n. 18085 del 16 ottobre 2020.

Con le predette note il Capo del CNVVF ha individuato, in maniera inequivocabile, il soccorso tecnico urgente, quale attività indifferibile da svolgere in presenza. Si soggiunge che il provvedimento suggerito dalla S.V. ed adottato dal Dirigente Prov.le di Siracusa con la DDS n. 448 del 15.10.2020 (all.to n. 7), appare alquanto contraddittorio, atteso che durante i mesi estivi, allorquando la curva dei contagi era ai minimi dall’inizio della pandemia, si è mantenuto per tale categoria di lavoratori (unitamente a tutto il personale dipendente non inserito nei turni di soccorso), la prestazione in modalità di lavoro da remoto ed oggi, con un netto e preoccupante aumento dei contagi e dei decessi, l’Amministrazione ritiene procedere con l’abolizione del lavoro agile “emergenziale”, solo per i Funzionari Tecnici Operativi.

Inoltre, per quanto attiene all’idoneità degli ambienti di lavoro dove ciascun Funzionario espleta la propria attività lavorativa, cui fa riferimento la S.V. nella più volte richiamata missiva del 18 ottobre u.s. e per la quale implicitamente si farebbe intendere che non è necessario, per tale categoria di lavoratori, l’effettuazione del lavoro da remoto, questa O.S.non può non manifestare tutto il proprio disappunto. La S.V., infatti, dovrebbe ben conoscere la ratio dell’istituto riguardante il cosidetto lavoro Unione Italiana Lavoratori Pubblica Amministrazione Segreteria Regionale Sicilia Vigili del Fuoco agile “emergenziale”.

Tale modalità di lavoro, con l’emergenza Covid-19, è divenuto strumento funzionale al contenimento del contagio e nella fase attuale ha l’unico obiettivo di ridurre la circolazione delle persone, scongiurando una nuova ondata epidemica. Con il lavoro agile, infatti, si riducono al minimo gli spostamenti e l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici, nonchè la presenza dei dipendenti negli uffici, correlandola ai servizi essenziali non erogabili da remoto.

La Funzione Pubblica al riguardo ha ribadito che il lavoro agile costituisce modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa fino a cessazione dello stato emergenziale, confermando che tutte le Amministrazioni sono chiamate a garantire il pieno utilizzo di tale strumento.

Va, altresì, segnalato che il provvedimento attuato dal Dirigente con la DDS n. 448 del 15.10.2020, non è, fra l’altro, ossequioso delle indicazioni formulate dalla S.V., in quanto adottato solo nei confronti dei Funzionari Tecnici, con esclusione di quelli Logistico Gestionali.

Per quanto sopra si ribadisce la necessità che tutto il personale operativo non inserito nel dispositivo di soccorso espleti la prestazione lavorativa in modalità da remoto, alla stregua di tutti gli altri lavoratori, a salvaguardia della sicurezza e dell’incolumità degli stessi.

La scrivente O.S. comprende che le argomentazioni addotte dalla S.V. nascano dall’estenuante tentativo di voler difendere l’operato del Dirigente Provinciale, ma non può non evidenziare che in tal modo viene meno la funzione di garanzia che il Direttore Regionale dovrebbe esercitare nel rispetto delle finalità del suo mandato e con i fini di buona gestione amministrativa.

Si rimane in attesa che Comandante Prov.le VVF di Siracusa ripristini il lavoro agile per tutto il personale operativo non inserito nel dispositivo di soccorso in ossequio della Direttiva emanata dal Capo del CNVVF con la recentissima nota prot. n. 18085 del 16 ottobre 2020. Nel ritenerci sempre disponibile al confronto così come sempre dimostrato nella storia di questa O.S., le invio cordiali saluti.

Nota 2 al Direttore per emergenza Covid 19 Comando Siracusa

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