Come è noto, negli ultimi mesi si è verificato un incremento degli sbarchi di immigrati sull’isola di Lampedusa che stanno rendendo difficile la gestione dell’hotspot passato da 186 ad oltre 1400 presenze. L’esperienza passata ci fornisce dati preoccupanti per le proteste degli immigrati dovute a situazioni di invivibilità nel centro di prima accoglienza, adatto ad accogliere poco meno di 200 persone.
Attualmente presso l’hotspot è operativo un presidio di 3 unità VVF che, a fronte delle attuali presenze di immigrati, risulta ovviamente insufficiente tanto da preoccupare notevolmente il personale in servizio che chiede una integrazione di unità VVF operative in modo da poter far fronte a qualsiasi intervento di soccorso con una squadra di almeno 5 unità operative tale da poter costituire una squadra tipo così come previsto dall’articolo 66 del DPR 64/12.
Considerate le legittime richieste dei lavoratori che si trovano a fronteggiare questa nuova emergenza che si sovrappone, purtroppo, a quella sanitaria dovuta ai casi di Covid già verificatisi e che le previsioni di presenze di immigrati presso quella struttura, pur consapevoli dell’impegno del Governo, non sembrano ridursi nei prossimi mesi, è necessario fare presente che le nostre strutture territoriali, pur rappresentando tali necessità ai dirigenti territoriali e regionali, non hanno ricevuto alcun cenno di riscontro.
Si precisa inoltre che simili situazioni ci sono state segnalate in altri comandi ove risiede la presenza di un Hotspot e non ultimo all’ arrivo nel porto di Corigliano -CS- di una nave quarantena che richiede un potenziamento del dispositivo di soccorso di quella realtà VVF.
La scrivente a tutela del personale, un incremento temporaneo della dotazione organica del personale VVF di Lampedusa che consenta la formazione e gestione del presidio H24 VVF presso l’hotspot di Lampedusa.
Per quanto precedentemente richiesto ed in attesa di un positivo quanto celere riscontro si porgono distinti saluti.