Lo abbiamo sostenuto, nel corso della riunione, senza remora alcuna, dopo un intero anno di confronto e discussione, la circolare non riesce ancora a dare risposta alle criticità del servizio cinofilo, è pertanto evidente che chi aveva il compito di produrre un documento di sintesi per un settore strategico per il Corpo Nazionale, non ha avuto ben chiare le finalità del compito che le era stato affidato.
Non è un caso infatti, se questa circolare è stata bocciata, non solo dal sindacato, ma dalla stessa componente cinofila, che ha rappresentato tutta una serie di perplessità al punto tale da rendere evidente il fatto che non è rispondente alle varie esigenze tra cui quella di garantire dignità al cane ed all’operatore o quella necessaria soddisfazione professionale.
Abbiamo evidenziato il fatto che sono numerosi i punti di caduta della circolare (servizio orientato, turni di servizio ordinario, turni minimi, quattro unità massime per comando, spostamento del personale cinofilo da un comando ad un altro in analogia a quanto fatto coi reparti volo, assicurazione veterinaria, alla pensione per cani in caso di ferie o impossibilità del conduttore a portare con sé il cane ecc.). Un malcontento espresso con chiarezza dal personale cinofilo, per cui, quando l’Amministrazione sostiene di aver sentito la componente, probabilmente ha sbagliato interlocutore!
La Uil PA VVF ha manifestato la propria contrarietà ad una componente cinofila frammentata, disomogenea e con uno sviluppo a doppia velocità che differenzia le realtà più evolute rispetto a quelle più penalizzate, nessuno può essere lasciato indietro, in balia di qualche direttore regionale! Analoga contrarietà è stata espressa rispetto alla mancata previsione delle ore di straordinario con gli evidenti limiti che ne scaturiscono da una inevitabile commistione tra attività formativa ed attività di soccorso.
Si parla di una circolare che deve raggiungere degli obbiettivi, ma come è possibile farlo, se non vengono adeguatamente chiarite questioni importanti come la logistica ed i mezzi, l’organo di coordinamento, il conflitto con la circolare sulla formazione, il secondo cane, l’assicurazione ed il fondo di accantonamento, il mantenimento del cane a fine carriera ecc.. Non ci può essere confronto e non ci sarà l’avvallo della Uil PA VVF senza garanzie a riguardo.
Abbiamo poi ribadito un concetto fondamentale, la circolare deve rappresentare un punto di partenza, ma per la valorizzazione della componente, occorre andare oltre!
Bandendo un concorso specifico per cinofili, la politica ha chiaramente dato un indirizzo ben preciso, oltre che condiviso dalla Uil PA VVF e l’Amministrazione ha il dovere di creare i presupposti per concretizzare quel percorso già tracciato.
L’Amministrazione ha preso l’impegno di apportare ulteriori modifiche sulla base delle osservazioni acquisite, prima dell’imminente pubblicazione, ha riconosciuto i limiti della circolare sostenendo che può essere ancora migliorata, sarà dunque aperta al confronto e soggetta ad una revisione periodica.
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