Con la presente, queste OO.SS in una prima lettura del DPCM del 26 aprile 2020, riguardanti la regolamentazione delle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del COVID-19 nelle sedi del corpo nazionale VVF, Individuano nella stessa una serie di misure che vanno in contrasto con la reale possibilità di contenimento del contagio.
Riteniamo fondamentale esprimere le nostre considerazioni, perché pensiamo che, per vedere un graduale ritorno alle ordinarie modalità organizzative, ripristinando l’orario di lavoro 12/24-12/48 per il personale operativo, sia lecito, ma allo stesso tempo prematuro visto gli imminenti allentamenti alle previste restrizioni.
Consapevoli del sacrificio chiesto al personale operativo, chiediamo una proroga all’intenzione del ripristino dell’orario di lavoro ordinario previsto per il Giorno 18 maggio 2020, al fine di non rendere vani i sacrifici che il suddetto personale, che con grande spirito di abnegazione e professionalità ha portato avanti i propri compiti istituzionali e di soccorso tecnico urgente, dando grande visibilità al corpo nazionale dei vigili del fuoco.
Poiché le restrizioni e le possibilità di contagio vanno con un criterio di proporzionalità inversa, (ossia all’aumentare delle restrizioni diminuiscono le possibilità di contagio), va interpretato con la stessa logica che, la rimodulazione in diminuzione delle restrizioni favorirebbe un aumento delle possibilità di contagio, pertanto riteniamo con fermezza quanto espresso precedentemente sopra, per la nuova fase che il governo ci sta prospettando.
Inoltre, in riferimento alle nuove modalità di lavoro a distanza, Smart working, riteniamo che le stesse non debbono discostarsi di molto dall’attuale processo organizzativo che sta dando soltanto esiti positivi, sia al raggiungimento degli obiettivi previsti nelle aree di competenza, sia a garanzia della salute e sicurezza dei lavoratori coinvolti.
Per tutto quanto sopra, e certi di un celere riscontro si porgono i nostri più cordiali saluti.
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