COVID-19. LA UIL PA VVF, SOTTOVALUTANDO ALCUNI ASPETTI POSSIBILE COLLASSO DEL SISTEMA DI SOCCORSO

Oggetto: Circolare STAFFCNVVF Prot. n. 6570 del 26.03.2020 – Indicazioni su aspetti di prevenzione e protezione da COVID-19.

Egregi,

la scrivente OS con nota 30/2020 del 23.03.2020, aveva chiesto, tra l’altro, chiarimenti puntuali sui seguenti aspetti, tutti incidenti sulla salute del lavoratore VVF:

1. riconsiderare le procedure per il lavoro sicuro, estrapolando il concetto di “contatto stretto” anche ai casi di “contatto probabile” e “contatto sospetto”, visto che nei territori più colpiti dal contagio il tampone non viene eseguito, molte volte, neanche sui sintomatici non ospedalizzati;

2. fornire chiare indicazioni sulla gestione delle sedi di servizio vista la chiusura del distaccamento di Crema o il provvedimento di quarantena per un elevato numero di colleghi del Comando di Cosenza prescindendo dalla tipologia di contatto verificatosi con il caso positivo o altre sedi che in circostanze analoghe rimangono in servizio anche in virtù della previsione di cui all’art.7 comma 1 del DL n.14 del 09/03/2020;

3. uso della mascherina chirurgica;

4. disciplina per la ripresa dell’attività lavorativa da uno stato di malattia, a tutela della collettività dei lavoratori, per i seguenti casi:

Sintomatici senza contatto stretto con “caso a rischio”

Sintomatici a contatto stretto con “caso a rischio” senza essere stati sottoposti a tampone

 Nella nota STAFF CNVVF 6570 del 26.03.2020 si dà riscontro solo alla richiesta di cui al punto 3, lasciando inevasi gli altri aspetti.

 In particolare, sembra del tutto avulsa dalla realtà dei territori più colpiti la seguente direttiva “Pertanto, in relazione a quanto sopra, si conferma che il test mediante tampone naso-faringeo è da effettuarsi su coloro che abbiano avuto “contatti stretti” con soggetti affetti da COVID-19, in coloro che presentino una sintomatologia clinica sospetta per infezione da coronavirus, al termine del periodo di quarantena e prima della riammissione in servizio. Il test sarà effettuato presso le strutture sanitarie pubbliche”.

 Infatti, come già denunciato nella Nostra del 23.03.2020, alcuni SSR non sono nelle condizioni di assecondare tale richiesta, benché in linea con le previsioni della Circolare del Ministero della Salute 5443 del 22.02.2020, circostanza che determina un elevato numero di Sintomatici a contatto stretto con “caso a rischio” senza essere stati sottoposti a tampone di cui è necessario gestire il rientro in servizio.

 La scrivente, ritendo assolutamente grave, all’interno del CNVVF, la sottovalutazione delle questioni ancora inevase per le implicazioni derivanti sia dagli eventuali danni alla salute del personale che dall’incidenza sul servizio che potrebbe arrivare addirittura al collasso, chiede un urgente riscontro a dette questioni e che venga avviata ogni possibile azione nei confronti delle Autorità Sanitarie Locali affinché assicurino per i lavoratori del Corpo Nazionale i controlli previsti dalla Circolare del Ministero della Salute 5443 del 22.02.2020.

Quanto sopra al fine di dare certezze al territorio e lenire lo stato di apprensione in cui si trova ad operare il personale operativo maggior mente esposto al rischio di contagio.

Infine, si chiede di dare immediate disposizioni al territorio sulla gestione dei vari provvedimenti adottati dai Dirigenti e/o dalle Autorità sanitarie (positività al tampone, diffusione dell’elenco dei colleghi a contatto stretto con caso positivo) nel rispetto delle norme sulla tutela della privacy.

2020.03.26 Circolare STAFFCNVVF Prot. n. 6570 del 26.03.2020