PARTENZE RIDOTTE. LA UIL PA VVF TARANTO BACCHETTA IL COMANDANTE E MINACCIA LO STATO DI AGITAZIONE

Egregi,

Al Sig. Comandante sarà probabilmente sfuggito che la nostra precedente nota di pari oggetto gli era stata inviata solo per conoscenza, cosa non casuale in quanto la UIL PA VVF Taranto si aspetta da un Dirigente Superiore i fatti e non le parole, apprezziamo comunque il riscontro anche se corre l’obbligo di evidenziare che se il Sig. Comandante fosse così attento a scrivere gli O.d.G. così come scrive alla UIL, sicuramente il Comando di Taranto avrebbe alcuni problemi in meno da affrontare, non poca cosa dinnanzi all’attuale situazione emergenziale.

Tanto premesso, appare alquanto strano che quella che viene definita “l’ultima possibilità a disposizione del Capo Turno” in realtà risulti essere la prima, così come analogamente fa finta di non comprendere la gravità della sua disposizione, non supportata da alcun riscontro normativo, rispetto all’impiego della partenza ridotta sia dal punto di vista della tipologia di interventi che dei tempi di percorrenza tra le sedi di servizio, frutto di una interpretazione soggettiva della vigente normativa che mette a repentaglio la sicurezza dei Vigili del Fuoco e riduce drasticamente i livelli di sicurezza del dispositivo di soccorso provinciale.

A tal proposito la UIL PA VVF evidenzia quanto di seguito riportato:

Ai sensi dell’art. 66 comma 1 del D.P.R. 28 febbraio 2012, n. 64 vengono individuate ai fini dello svolgimento dell’attività di soccorso alcune tipologie di squadre dettagliate con provvedimento del Dipartimento tra cui la cosiddetta “squadra tipo” attrezzata per l’effettuazione della generalità degli interventi di soccorso, composta da 5 unità e la “partenza ridotta” attrezzata per particolari tipologie di intervento, risulta dunque evidente che laddove dovesse essere istituita la partenza ridotta indistintamente per tutti i distaccamenti, ci sarebbe l’evidente impossibilità di affrontare la generalità degli interventi, con l’aggravante di tempi di percorrenza che superano in alcuni casi abbondantemente i 40 minuti con un bacino di utenza di numerosi comuni.

A supporto di quanto disposto dal Regolamento di Servizio del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco interviene la disposizione del Capo del Corpo n. 5793 del 12-03-2020 avente per oggetto “Gestione rischio operativo connesso all’emergenza COVID-19 – DPCM 11/03/2020” che nell’allegata “Linea Guida” che stabilisce che le squadre ridotte devono essere impiegate per la risoluzione di interventi di minore complessità (aperture di porta, verifiche, danni d’acqua, dissesti, voragini ecc.), giova altresì evidenziare che con successiva disposizione n. 6184 del 18-03-2020 il Capo del Corpo ha stabilito che il numero di personale nei turni di servizio deve essere mantenuto, di norma, nei numeri operativi minimi e che l’utilizzo delle partenze ridotte va ricondotta alla possibilità che le stesse possano essere aggregate ad altre squadre con il personale necessario per la gestione di interventi più complessi, cosa che ovviamente, per chi ha una minima conoscenza del territorio della provincia di Taranto, sa essere estremamente improbabile, considerati i tempi di percorrenza in precedenza evidenziati.

Appare pertanto chiaro come il Sig. Comandante abbia fatto ricorso alla soluzione per lui più semplice, seppur quella più lesiva per la sicurezza dei Vigili del Fuoco e della popolazione, ignorando di fatto strumenti espressamente previsti dal Regolamento di Servizio del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco e dai vigenti Contratti Collettivi di Lavoro.

Per le ragioni in precedenza rappresentate la scrivente chiede l’immediata revisione della disposizione in oggetto a tutela della sicurezza del personale ed a garanzia dei necessari livelli di efficienza ed efficacia del dispositivo di soccorso che deve essere doverosamente riconosciuto alla popolazione, preannunciando che in assenza di riscontro provvederà a proclamare lo stato di agitazione provinciale della categoria, predisponendo altresì tutta una serie di iniziative finalizzate a mettere a conoscenza la popolazione ed i rappresentanti istituzionali del grave danno arrecato da comportamenti scorretti e non conformi ad alcuna vigente normativa.

violazione disposizioni partenze ridotte – riscontro