La stessa Amministrazione è costretta a rincorrere l’ennesima assurdità di un riordino che rappresenta un pericoloso ordigno normativo pronto ad esplodere, mandando in default il Corpo Nazionale.
Questa volta è l’intero sistema delle mobilità ad essere messo in crisi, con situazioni di scavalco che la UIL PA VV.F. non può assolutamente tollerare!
Dall’applicazione della norma non possono che concretizzarsi pesanti penalizzazioni per il personale, l’anzianità di ruolo infatti, uno dei pilastri dell’organizzazione del personale e del sistema mobilità, andrebbe a farsi benedire e sarebbe quindi il caos.
Ora che il danno è stato fatto si chiede l’intervento delle Organizzazioni sindacali, mentre quando la UIL PA VV.F. ha evidenziato che il riordino non era una norma scritta per il Corpo Nazionale, chi rappresentava l’Amministrazione si è trincerato dietro il sentito sindacale ed i risultati sono ormai sotto gli occhi di tutti!
Poco credibile il tentativo di sostenere che la norma avrebbe lo scopo di far funzionare meglio il servizio offerto al cittadino, come UIL PA VV.F. riteniamo infatti che i livelli di efficienza ed efficacia si innalzano con corrette politiche degli organici e non con palliativi che fanno ricadere sui Vigili del Fuoco responsabilità ed oneri che non gli appartengono. La bozza del disegno di legge preparata dall’Amministrazione per la precedente segreteria politica, contiene già un correttivo, segno evidente che era stata valutata negativamente la sua possibile applicazione.
La riunione si è conclusa senza alcuna indicazione precisa su come verrà applicato l’art. 6 comma 3 del D.lgs. 127/2018 senza che piovano una marea di ricorsi.
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