LA UIL PA VIGILI DEL FUOCO INCONTRA IL PREMIER CONTE. I 200 MILIONI DI EURO? MAI ESISTITI!
PRONTI PERO’ AD AVVIARE SIN DA SUBITO LA LEGGE DELEGA
Tutti i nodi vengono al pettine! Dei 216 milioni di euro necessari per equiparare gli stipendi e le pensioni dei Vigili del Fuoco agli altri Corpi dello Stato, pare che il Premier non ne sapesse assolutamente nulla! Mai esistiti!
A che gioco giochiamo a quello delle tre carte?
La UIL PA VVF ci aveva visto giusto e lo conferma anche il Presidente del Consiglio Conte: “Serve una nuova legge delega con opportune risorse economiche”. Sull’argomento interviene anche il Ministro dell’Interno Lamorgese che individua nella nuova legge delega la chiave di volta per valorizzare la specificità del Corpo Nazionale e chiede di avviare sin da subito il provvedimento legislativo con uno stanziamento di risorse iniziale, da incrementare nel corso della legislatura, fino all’equiparazione entro il triennio.
Manca la copertura complessiva? E’ da trent’anni che si illudono i Vigili del Fuoco; pertanto non dispiacerà a nessuno se la Uil PA Vigili del Fuoco resta diffidente. Riteniamo, pertanto, che occorra blindare il provvedimento e gli impegni di spesa per non correre il rischio che un eventuale cambio di governo si ripercuota negativamente sui Vigili del Fuoco con l’ormai ben noto rimpallo di responsabilità per il mancato rispetto degli accordi. La UIL PA Vigili del Fuoco è un sindacato responsabile, aperto al dialogo, ma che all’occorrenza è in grado di assumere posizioni di contrapposizione a tutela dei Vigili del Fuoco.
Per la UIL PA Vigili del Fuoco, quanto richiamato dal Premier Conte deve passare necessariamente dal ruolo di assoluta centralità del sindacato, che non può essere imbrigliato dal cosiddetto “sentito sindacale”. Il Ministro dell’Interno ha, dunque, conferito mandato al Capo del Corpo ed al Capo Dipartimento, in attesa del Sottosegretario con delega ai Vigili del fuoco, di convocare immediatamente un tavolo tecnico con i rappresentanti del personale.
Bacchettata del Presidente Conte a quei sindacati che creano divisioni, confermando anche in questo caso la lungimiranza del sindacato confederale che ha tracciato un percorso di rivendicazione unitario.
Chiaro poi l’invito del Ministro Lamorgese a superare gli inutili e banali cavilli sulle parole; che la si chiami equiordinazione, equiparazione, armonizzazione o altro, l’obbiettivo è chiaro: i Vigili del Fuoco devono avere lo stesso trattamento economico e previdenziale degli altri Corpi dello Stato.
Apprendiamo intanto che sono stati stanziati 3,5 miliardi defiscalizzati per il rinnovo dei contratti dei pubblici dipendenti e 5 miliardi per il 2021; questione, quest’ultima, che vede già impegnata in prima linea la UIL PA.
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